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Il solenne rientro nella Cattedrale è previsto per domenica 6 giugno, festa del Corpus Domini: i restauri hanno interessato anche la pavimentazione, restituita all'antico splendore

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Dopo la "parentesi" legata allo svolgimento di importanti lavori di restauro, domenica 6 giugno, Festa del Corpus Domini, il Duomo di Todi, sarà riaperto al pubblico e mostrerà la maestosa bellezza architettonica.
La solenne liturgia del Corpo e del Sangue del Signore si svolgerà regolarmente e la processione potrà defluire dalla scalinata restaurata del Duomo.
"La chiesa – sottolinea l’ing. Antonino Mannaioli, presidente della Fabbriceria – dal prossimo 6 giugno sarà riaperta e tutto quanto riguarda la navata centrale e la navata laterale sinistra sarà agibile, mentre la navatina di destra sarà ancora parzialmente soggetta a lavori di restauro".
La lunga gestione dei lavori di consolidamento, restauro e adeguamento funzionale, in particolare per quanto concerne il rifacimento dell’impianto di riscaldamento,  ha portato oggi alla completa eliminazione della umidità che determinava sul pavimento della Basilica un velo d’acqua che ne impediva il pieno godimento  artistico e religioso.
Con l’impianto di riscaldamento realizzato a pavimento si avrà il vantaggio di non aumentare la temperatura verso l’alto; infatti al di sopra dei due metri il gradiente termico torna ad essere quello precedente. Ciò significa che le opere d’arte beneficieranno di una temperatura costante evitando stress micro-ambientali.
Ma la notizia delle notizie è costituita dal perfetto restauro dell’antica pavimentazione  che è stata interamente riallocata e si mostra oggi in tutta la sua bellezza. 
Il consiglio d’amministrazione della Fabbriceria denominata Sagrestia della Concattedrale di Todi, ente giuridico preposto alla conservazione  e all’amministrazione della Basilica della Santissima Annunziata, è stato di recente rinnovato e dovrà  al più presto porre mano al restauro del portale ligneo scolpito da  Bencivenga da Mercatello nel 1521, al rifacimento dell’impianto d’illuminazione interno e al restauro dell’Organo opera del Morettini, celebre maestro organaro.

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