Ida Bastiani ha festeggiato il suo primo secolo di vita. La grande festa, con gli oltre ottanta discendenti, è stata domenica scorsa. C’era pure il sindaco Marsilio Marinelli e la banda comunale. Ida è nata il 19 luglio 1923 in un casale a Pornello, vocabolo Poggiolo, una frazione del comune di San Venanzo. Una famiglia contadina formata dal padre Eugenio, la madre Amalia e i figli Elsa, Orsolina, Giuseppa, Primo, Giuseppe. E Ida, appunto.
Un’infanzia passata tra i campi. A scuola solo il tempo per imparare a leggere e scrivere: “Non c’era la possibilità di andare tanto a scuola – spiega, con occhio vispo, la signora Ida – e bisognava attraversare il fosso per arrivarci”. Pian piano riaffiorano i ricordi. Nel 1940 l’Italia entra in guerra. Ida non ha neanche vent’anni e, dietro l’invito di un parente che lavorava al Teatro dell’Opera di Roma, si trasferisce nella capitale per fare la tata.
“Qualche volta – ammette con un sorriso – ci sono stata anche io a teatro a sentire la lirica. Mi piaceva tanto”. Dopo due anni torna a San Venanzo e si mette a lavorare in casa del banchiere del paese. Poi conosce Enzo, tornato dalla guerra dove era stato prigioniero in Inghilterra per vari anni. Si sposano, un matrimonio semplice. La cerimonia in chiesa, un piccolo banchetto e il giorno dopo di nuovo a lavorare.
I novelli sposi vanno a vivere a San Venanzo, a casa di Enzo. Arriva il primo figlio, poi il secondo e il terzo. La famiglia diventa sempre più numerosa e bisogna trovare una casa più grande. Alla fine i figli saranno addirittura undici, sette maschi e quattro femmine: Enrico, Angelo, Fausto, Tilde, Egidio, Giuseppe, Amalia, Renata, Raniero, Luciano, Rosanna.
Come si arriva a cent’anni? “Stando sempre in moto. Io ho sempre lavorato, ho fatto le faccende di casa e ho tirato su tanti figli che quando diventavano grandi aiutavano a loro volta”. Con il passare del tempo sono arrivati diciannove nipoti (Valentina, Massimiliano, Daniela, Manuela, Agnese, Joselito, Sara, Samuele, Cristiano, Simone, Michele, Sauro, Sonia, Camilla, Eleonora, Lucia, Francesca, Tamara e Lorenzo) e otto pronipoti (Michele, Gabriele, Martina, Alessandro, Vittoria, Tommaso, Lucas e Anita). Una grande famiglia, sparpagliata per l’Italia, che si è ritrovata a San Venanzo per festeggiare i cento anni di nonna Ida.
“Una cara cittadina che ha vissuto e contribuito alla crescita del nostro amato comune per un intero secolo – ha spiegato il sindaco Marinelli durante la cerimonia alla quale hanno partecipato anche il vice sindaco Posti e l’assessore Giuliani – il suo lungo cammino di vita è stato e sarà testimone di momenti storici, cambiamenti e progressi e tutti noi dovremmo fare prezioso tesoro della sua memoria storica. Mentre festeggiamo il suo centesimo compleanno, ci uniamo tutti per dimostrare a lei e alla famiglia il nostro affetto: che questa giornata sia colma di felicità e momenti indimenticabili”.