Il bando per erogare fondi per l’attività sportiva a ragazzi delle famiglie che non potrebbero permetterselo sembra fatto apposta per disincentivarne l’utilizzo.
Le famiglie a basso reddito devono prima pagare, poi forse potranno recuperare i fondi con una procedura così complicata che non è possibile ripercorrerla in poche righe. Sarebbe bastato erogare un voucher come accade in tante altre regioni, ma forse alla Assessora Agabiti la burocrazia non dispiace, sopratutto quando a dover affrontare l’ostacolo sono i meno abbienti.
Ma non finisce qui: nel bando non si trova traccia di fondi riservati alle famiglie dei ragazzi disabili che vogliano fare sport, né riferimenti alla possibilità di sostenere i minori stranieri non accompagnati, come i tanti rifugiati e richiedenti asilo minorenni. Davvero vergognoso, considerato che lo sport può rappresentare uno straordinario strumento di inclusione sociale. Insomma, altro che bando, questo è un ‘bidone’. La Regione lo ritiri e ne promuova uno più semplice e più inclusivo.
- On. Elisabetta Piccolotti - Alleanza Verdi Sinistra
- 20 Gennaio 2023
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