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La storica attività all'angolo tra piazza Garibaldi e Corso Cavour cambierà gestione dopo oltre un secolo di gestione familiare fatta dai visi di Leopoldo, Enrica, Paola e Sergio
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Ci sono attività che sono qualcosa di più di un semplice negozio. Sono dei veri e proprio toponimi, quasi dei piccoli monumenti all’interno della città. “Ci vediamo davanti a…” è l’assegnazione di un ruolo da pietra miliare. E’ il caso della “Tabaccheria Marri”, avviata da Leopoldo Marri nel 1919 rilevando una precedente attività. Da allora, quindi da oltre un secolo, il locale all’angolo tra piazza Garibaldi e Corso Cavour, il negozio, divenuto nel frattempo anche edicola e cartolibreria, è rimasto in mano alla stessa famiglia, prima con il subentro della figlia Enrica (nella foto in occasione del ritiro di un riconoscimento dal presidente della Camera di Commercio), figlia di Leopoldo, e poi con i figli Sergio e Paola Lupattelli.
Chi per acquistare il quotidiano, chi le sigarette, chi un francobollo o una marca da bollo, chi un piccolo articolo da regalo, sono tanti i tuderti che hanno avuto “lì da Marri” il proprio punto di riferimento, anche solo magari per incontrarsi e scambiarsi qualche parola.

Da qualche mese, su entrambi gli ingressi del negozio, pochi metri quadrati sempre ordinatissimi, sono comparsi dei cartelli “vendesi”, a seguito della scelta di Sergio e Paola di mettersi a riposo. Il rischio che l’attività potesse terminare c’è stato, tra il disorientamento della clientela abituale, ma per fortuna è stato scongiurato, visto che vi sarà un passaggio di gestione che permetterà di dare continuità ad una presenza rassicurante per la vita del centro storico.
A settembre, probabilmente, gli avventori non troveranno più Sergio e Paola Lupattelli. Ma anche se dovesse cambiare nome e insegna e nome quel luogo rimarrà a lungo per i tuderti “lì da Marri”.

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