Condividi su facebook
Condividi su twitter
L'esperimento avrà inizio il 29 luglio e lo strumento ideato potrebbe avere anche applicazioni terrestri
shuttle4_nasa_4161
Il prossimo 29 luglio si vedrà se il “naso spaziale”, frutto della collaborazione Università di Perugia-impresa sarà in grado di annusare con efficacia.
Per adesso le aspettative sono tante
L’amministratore unico di Explora srl, , nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto e dell’esperimento ”Electronic Nose for Space Exploration’, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana che, insieme alla Nasa, lo ha scelto per la sua valenza scientifica, ha annunciato che sara’ attuato nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dove operera’ l’astronauta italiano Roberto Vittori nella missione dello Space Shuttle STS 134, in programma per la fine del mese di luglio e che è convinto che il “risultato sara’ piu’ che positivo”
Impegnati al progetto il Dipartimento di Ingegneria Elettronica e dell’Informazione dell’Ateneo di Perugia, insieme all’azienda ed al Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Universita’ di Roma Tor Vergata.
Il ”naso elettronico”, contiene un sofisticato sistema di sensori per monitorare la qualita’ dell’aria, segnalare eventuali anomalie all’interno della ISS e la presenza di agenti inquinanti. Si e’ anche parlato di utilizzi anche sulla terra del ”naso elettronico”, sia in campo sanitario, per monitorare aspetti batteriologici in campo ospedaliero, che ambientale per il controllo della qualita’ dell’ acqua e dell’aria.
L’amministratore unico di Explora ha in animo di ” produrre un prototipo industriale nel giro di 12 mesi. In un momento di crisi e’ fondamentale investire su nuove idee e poter contare, come nel nostro caso, in un’Universita’ di altissimo livello, con ricercatori e laboratori eccellenti. Sarebbe di grande utilita’ avere linee di credito agevolato da parte dei gruppi bancari per sostenere questo tipo di attivita”’.
 

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter