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Numerosi i residenti che hanno avvertito un fortissimo maleodore che ha fatto temere per un incendio: disagio e preoccupazione per possibili emissioni pericolose per la salute
valle del naia

Aria pesante nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 settembre nella valle del Naia sotto il colle di Todi, lungo il versante il cui affaccio va da Cappuccini fino a Montelupino. Intorno alle 1 e 30 alcuni residenti della zona (sono almeno una ventina le segnalazioni pervenute, tutte concordi sull’orario e sulla portata del fenomeno) sono stati svegliati da una forte puzza di fumo, tanto che molti hanno temuto che vi fosse un incendio nelle vicinanze. Invece non vi era alcun rogo, ma il fastidioso maleodore è continuato  si è continuato a manifestare, provocando fastidi non solo all’olfatto ma anche alla gola.
Non si tratta, purtroppo, di una novità, essendo ormai anni che nell’area vengono segnalati a intervalli regolari dei miasmi irrespirabili, riconducibli alle emissioni di attività produttive che, ai controlli delle autorità competenti, sono risultate in regola. E’ probabile che particolari condizioni meteo,  tra cui l’inversione termica e la cappa atmosferica, possano amplificare la percezione e il disagio, ma di certo non è una situazione che lascia tranquilla la comunità, anche alla luce delle morti per malattie tumorali e patologie rare che si sono registrate negli ultimi anni negli abitati affacciati sulla valle del Naia.
Non da meno sono i timori, almeno tra la gente, non è dato sapere nelle istituzioni e negli organi di controllo, per la presenza in zona delle principali scuole della città, dal plesso del Nido e della Materna di Via XXV Aprile alle primarie di Porta Fratta, fino alle medie della Cocchi-Aosta, solo per citare i più vicini.
A fronte di una così forte preoccupazione per le possibili conseguenze sulla salute, alcune delle segnalazioni pervenute in redazione hanno anticipato la presentazione di esposti formali al fine di pressare le istituzioni competenti, con in prima linea l’Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale) e le autorità sanitarie e comunali, ad avviare un’attenta, circostanziata e costante azione di controllo e verifica, senza trascurare una indagine su quanto accaduto la notte scorsa al fine di accertare se vi siano stati problemi negli impianti di purificazione delle emissioni da parte di qualche azienda.

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