Tutti gli appassionati di guida e motori sanno quanto sia importante avere degli ottimi pneumatici. Quando però si va a valutarne l’acquisto, è essenziale tenere in considerazione l’età della gomma stessa: è fondamentale cioè capire se lo pneumatico che si sta acquistando è nuovo o non lo è; questo perché l’usura è senz’altro la peggior nemica della sicurezza.
Per farlo è bene conoscere e saper leggere il DOT.
Che cos’è il DOT?
Innanzitutto bisogna sapere che cos’è il DOT. DOT rappresenta l’acronimo di Department of Trasportation (Dipartimento di Trasporto) e consiste in una serie di lettere e numeri che vanno ad indicare la data ed il luogo di realizzazione dello pneumatico in questione. È assolutamente fondamentale che il DOT sia presente, in quanto esso è una garanzia di omologazione, poiché indica che sono state rispettate tutte le regole relative alla sicurezza e all’immissione in commercio imposte dal Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti d’America (USA).
Il DOT si trova impresso in rilievo sul lato dello pneumatico (è necessario controllare sempre entrambi i lati), ed è formato generalmente dalla stessa scritta DOT, seguita da un codice alfanumerico che indica la fabbrica in cui la gomma è stata prodotta; alla sua destra troviamo infine un numero composto da tre cifre che ci informa su settimana, mese ed anno di produzione.
Ad esempio il numero 1814 implica che lo pneumatico è stato prodotto nella diciottesima settimana (corrispondente circa ai mesi di Aprile o Maggio) dell’anno 2014. Poiché le ultime due cifre di un anno non consentono però di distinguere tra gli anni relativi al 1900 e quelli invece appartenenti agli anni 2000, è stato aggiunto un piccolo triangolino situato alla destra del numero, con la base rivolta verso destra e il vertice che punta a sinistra (ovvero verso il DOT stesso), che sta ad indicare che la gomma è stata prodotta nel secolo scorso (1900).
Per quanto riguarda invece il codice composto di numeri e lettere, esso si riferisce alla ditta di produzione, ed in questo caso ogni azienda ha la sua personale sigla (per fare degli esempi il codice B5 indica che la gomma è stata prodotta presso la fabbrica Michelin a Olsztyn, ex Stomil Olsztyn, mentre il codice 8C rappresenta la fabbrica francese Firestone).
Perché è importante controllare sempre il DOT
Ma perché controllare il DOT è così fondamentale? Per almeno due ragioni: in primis la data di costruzione dello pneumatico ci fornisce informazioni sulla sua garanzia. A tal proposito bisogna naturalmente informarsi anche tramite il produttore, ma è essenziale sapere che la garanzia minima che deve essere fornita per uno pneumatico dalla sua data di produzione è di 5 anni. Avere questa nozione ci consente di sapere quanti anni come minimo ci spettano di garanzia.
Ci sono però delle eccezioni: alcune aziende infatti garantiscono una garanzia più lunga, pari a 10 anni dall’acquisto, o addirittura a vita. Altri invece non utilizzano come parametro di riferimento l’età della gomma ma la sua usura: anche questa possibilità è infatti regolamentare e prevista dalla legge. In tal caso la garanzia sarà fornita sino all’esaurimento del battistrada, ovvero fino a che esso presenta uno spessore minimo pari a 1,6 millimetri. Per avere certezza di un DOT fresco il sito online è altamente specializzato e performante
La seconda ragione per cui conoscere e saper leggere il DOT è importante, è che utilizzare pneumatici con più di dieci anni di vita non è sicuro; superati i cinque anni infatti le caratteristiche di una gomma vanno ad alterarsi, e anche se non è obbligatorio attenersi ad una specifica data di scadenza, è comunque assolutamente consigliabile non andare ad utilizzare ruote il cui DOT risale a più di dieci anni prima.
In generale gli pneumatici andrebbero acquistati solo se hanno meno di 24 mesi (due anni) di età.
Come si conserva uno pneumatico e quando può essere considerato nuovo
Le indicazioni UNI 11061 ci forniscono delle istruzioni ben precise su come andare a conservare gli pneumatici che non vengono utilizzati subito dopo l’acquisto, per garantirne prestazioni sempre elevate quando finalmente verranno montati.
Per un corretto immagazzinamento delle gomme andrebbero dunque valutati e tenuti sotto controllo i seguenti parametri:
- Luce solare: i raggi del sole espongono gli pneumatici non solo alla luce solare diretta ma anche a notevoli sbalzi di temperatura. Questi due parametri sono entrambi acerrimi nemici della gomma di cui lo pneumatico stesso è composto. Per questo generalmente le aziende produttrici trattano il loro prodotto con dei particolari procedimenti chimici, volti ad aumentarne la resistenza al calore riducendone l’usura. Trattamento tipico in questo senso è quello di vulcanizzazione, un processo in cui si effettua un trattamento termico con lo zolfo, che consente di aumentare la temperatura di rammollimento, incrementando inoltre l’elasticità dello pneumatico trattato.
- Umidità: l’umidità è la peggior nemica del battistrada. Per questo è indispensabile trovare un luogo di stoccaggio ben ventilato ed areato e privo, per quanto possibile, di umidità. Si possono anche utilizzare delle accortezze in questo senso, posizionando le ruote in un magazzino già dotato di macchinario preposto alla de-umidificazione.
- Posizione orizzontale: gli pneumatici andrebbero sempre posizionati in orizzontale, l’uno sopra l’altro, mai a contatto con il terreno (che è tendenzialmente umido, nonché sottoposto a repentini cambi di temperatura), da cui può essere separato mediante una struttura in legno o, ancora meglio, da appositi rialzi che consentano un ottimale ricircolo dell’aria. Il posizionamento verticale è sempre sconsigliato, perché può portare ad una deformazione della gomma stessa.
Secondo quanto stabilito dall’associazione Europea dei produttori di pneumatici (ETRTO) lo pneumatico è comunque da considerarsi nuovo, se non utilizzato e conservato secondo le suddette regole, rispettando cioè tutte le indicazioni fornite dal regolamento UNI 11061, fino a tre anni dopo la loro data di produzione (verificabile sempre tramite la dicitura DOT).
Il parametro più importante comunque, tramite cui viene veramente valutato lo stato di uno pneumatico, rimane sempre l’altezza del suo battistrada, e l’eventuale presenza di deformazioni o alterazioni sulla sua superficie.
L’importanza di acquistare uno pneumatico non usurato
Oggi l’attenzione verso parametri quali la data di fabbricazione e il grado di usura della gomma è fortunatamente sempre maggiore; questo perché un numero crescente di studi e ricerche ne sta confermando l’importanza, soprattutto dal punto di vista del profilo della sicurezza. Uno pneumatico inadeguato infatti non solo non aderirà bene al manto stradale rischiando di mandare e l’autista ed il suo mezzo fuori dalla carreggiata, ma corre anche il rischio di scoppiare, con conseguenza disastrose e spesso letali.
È importante che l’utente medio della strada, così come quello più appassionato ed esperto, venga informato dei rischi cui va incontro non essendo a conoscenza di tutte queste informazioni; è perciò necessario spiegarle bene, affinché tutti possano essere guidati correttamente nell’acquisto di qualcosa di fondamentale nella vita di tutti i giorni come lo pneumatico.