Come previsto, è arrivata la seconda candidatura per la guida della segreteria del Partito Democratico di Todi.
Ecco la presentazione del candidato Umberto Magni.
“Oggi, alle ore 18, scadevano i termini per avanzare le candidature ai prossimi congressi comunali del Partito Democratico dell’Umbria.
Dopo le sollecitazioni di un corposo numero di iscritti, ho deciso di candidarmi alla carica di Segretario comunale di Todi.
Con spirito di unitarietà ed umiltà, ho intenzione di costruire una proposta in grado di ridare forza ed incisività al Partito Democratico cittadino e riconnetterlo con i bisogni autentici della società tuderte.
Un Partito Democratico che possa fungere da lievito per la messa in campo di una solida alternativa progressista e civica, la più inclusiva possibile, in grado di sconfiggere il malgoverno della destra. Una sfida non semplice, ma che l’urgenza della realtà ci impone di cogliere. Trattasi di una sfida collettiva – la politica, forse lo si è dimenticato troppo ultimamente, o è senso del collettivo o non è – che ci obbliga ad abbandonare la vanità dell’io, i rancori del passato, le guerre tra cordate e i posizionamenti tattici che paralizzano ogni possibile alternativa.
Serve uno sforzo comune di serietà e compattezza per sviluppare due prospettive fortemente intrecciate tra di loro: ridare respiro e vita al Partito Democratico di Todi e, parallelamente, cominciare un intenso lavoro programmatico e di ascolto per costruire la coalizione progressista e civica da schierare alle prossime amministrative, mettendo in connessione i partiti del centrosinistra, le liste civiche, il mondo dell’associazionismo oltre i partiti e le singole personalità che, in questi ultimi anni, non hanno ceduto al sonno della ragione ed al conformismo intellettuale di fronte alle aberrazioni realizzate dalla destra cittadina. Senza alcuna arroganza o pretesa di autosufficienza.
La crisi sociale che stiamo vivendo ormai da molti anni – ovviamente acutizzatasi con l’esplosione dell’emergenza pandemica – ci indica che anche il nostro contesto cittadino è segnato da enormi sofferenze: crollo demografico, emigrazione giovanile etc. A questo una forza autenticamente di sinistra e progressista si deve applicare con decisione e premura, andando incontro ai bisogni reali delle persone e bonificando un dibattito pubblico intossicato dalle parole d’ordine della destra, che si risolvono sempre e comunque nella sopraffazione del più forte sul più debole.
A poco servono i soliti appello al “nuovo”, se dietro di essi si celano i vecchi meccanismi di tutela dello status quo. A poco servono i continui inni al “riformismo”, se non si comprende che il riformismo non è un posizionamento tattico, ma la capacità di incidere sulla società per migliorare le condizioni di vita delle persone. A poco serve declamare i “diritti civili”, se sfugge che l’unico modo possibile di uscire dalla crisi che ci attanaglia è rimarcare il nesso inscindibile tra diritti civili e diritti sociali, in tempi di disuguaglianze imperanti.
La politica è analisi, cultura, radicamento sociale, connessione sentimentale, serietà ed empatia. Ed è con questa direzione di senso che intenderei svolgere il mandato di segretario comunale. D’altronde, per citare un gigante della politica che ci lascava esattamente cinque anni fa, Pietro Ingrao, “se parliamo di fare il possibile, sono capaci tutti. Il compito della politica è pensare l’impossibile. Solo se pensi l’impossibile hai la misura di quello che puoi cambiare.”