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L'esperienza realizzata vicino Roma e funzionante da un anno ha dato ottimi risultati e si propone come esempio da seguire anche in Umbria che di cave abbonda
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In Umbria esistono, oltre ad alcune discariche che si avviano ad esaurire la capacità di ricevere rifiuti, anche numerose cave dimesse il cui recupero ambientale, per tutti gli sforzi che si faccia, non riesce a coprire le ferite al territorio.
Quando si sono scavati e rimossi milioni di metri cubi di roccia, si sono modificati i profili per cui  non c’è tentativo di rimboschimento o rinverdimento che possa far passare come naturale ciò che si vede.
Sono aree quindi che varrebbe la pena caratterizzare in stile moderno, rinunciando all’illusione di pasticciati interventi di ripristino impossibili.
Per questo tipo di aree c’è stato  un esempio di utilizzo ecologico che, realizzato nel Lazio, potrebbe stimolare analoghe iniziative amche nella nostra regione.
Una parte della discarica romana di Malagrotta infatti è già stata chiusa, bonificata e al suo posto è stata realizzata un anno fa una centrale fotovoltaica realizzata con la tecnologia a film sottile Installato su una superficie di 21.300 mq, l’impianto ha una potenza complessiva di 1 MWp così suddiviso: 752 kWp sulla falda sud della discarica e altri 245 kWp sul tetto piano di un edificio adiacente.
L’impianto complessivo produce circa 1.350 MWh all’anno, evitando l’emissione di 1.257 tonnellate di CO2.
"A differenza dei tradizionali pannelli fotovoltaici, quelli flessibili non necessitano di costose strutture che li sorreggano. Possono, dunque, essere fissati direttamente al suolo senza deturpare l’ambiente circostante ed evitando i rischi di rottura dell’impianto dovuti alle oscillazioni costanti della terra”, ha commentato il Direttore Tecnico di Consorzio Laziale Rifiuti.
Nel primo anno di vita, l’impianto realizzato sulla discarica di Malagrotta ha prodotto oltre 1,000,000 kWh cioè 1432 kWh/kWp dell’installato.
Un valore molto alto visto che l’orientamento e l’inclinazione dei moduli non favoriva il massimo delle prestazioni garantite dai moduli. A Roma, ad esempio, un impianto fotovoltaico tradizionale installato in modo ideale produrrebbe solo circa 1300 kWh/kWp all’anno.
L’impianto realizzato a Malagrotta è un esempio di come discariche e aree dimesse quali cave abbandonate possano essere riqualificate e utilizzate per la produzione di energia.
Sul territorio nazionale si registra una crescita costante di queste aree che possono essere restituite alla comunità mediante l’installazione di impianti fotovoltaici. Un sistema che ha il duplice vantaggio di permettere il recupero di queste aree ed evitare lo sfruttamento di terreni agricoli lasciati così alle coltivazioni 

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