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Caro Sindaco,
ci hai fatto compagnia in questi giorni ed aiutato a sentirci meno soli.  

Se quando vediamo in TV il presidente della Lombardia Fontana, così emaciato e, diciamolo pure, francamente brutto ci facciamo gli scongiuri, quando vediamo il tuo faccione durante le dirette ci sentiamo rincuorati.
Sei diventato il nostro invitato a pranzo, un ospite per la verità un pò ingombrante ma gradito, come succede solitamente per le persone in carne, che sono sempre di buona compagnia.
Abbiamo a fatica rispettato le consegne, siamo rimasti confinati a casa con pazienza e prudenza ed abbiamo capito cosa significhino gli arresti domiciliari. 

È merito delle tue raccomandazioni se adesso la soffitta è in ordine, le pareti della cucina ben pitturate, il garage ripulito, in compenso ti sentirai -spero- anche responsabile dei ritrovati battibecchi familiari (le nostre signore non ci hanno avuto tra i piedi tanto a lungo dal tempo del matrimonio) così come ti devi sentire responsabile dei chili che abbiamo accumulato.
Non abbiamo ricevuto tante benedizioni quante in queste settimane, nemmeno nelle nostre lunghe esperienze da chierichetto, ed i parroci non avrebbero mai pensato di trovare nel sindaco un loro concelebrante.

Ti abbiamo ascoltato prendertela con “quei cinque salami” che andavano in giro e che avrebbero meritato qualche frustata per aver rischiato di vanificare i sacrifici di tutti. Si avvicina ormai il termine della nostra condanna, quando torneremo uomini liberi, almeno in parte. Ma non si potrebbe fare una piccola anticipazione, per esempio consentire da lunedì 27 l’uscita da casa, magari solo per un paio di chilometri, naturalmente con mascherina e distanziati di due metri? 

Le condizioni del nostro comune ce lo consentono, la presidente Tesei ci potrebbe autorizzare? Sennò rischiamo che la libera uscita del 4 maggio si tramuti in una imitazione della corsa di san firmino a pamplona, con tutti i tuderti  a caracollare per la città come tori ubriachi, automobilisti a confondere la prima con la marcia indietro,  vecchietti ad imboccare le strade contromano, pedoni a correre sulla carreggiata e ciclisti ad infiammare i propri copertoni (in quest’ultima categoria -immeritatamente-mi riconoscerei…)

Facci riprendere quanto prima la battaglia contro i chili superflui. Un caro saluto.

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