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Filoni privilegiati di intervento: lavoro per i giovani, lotta alle disuguaglianze e alle dipendenze, ricerca scientifica, promozione del territorio e dell’arte
Il tavolo dei relatori

Almeno 18 milioni nel triennio, 6 milioni ogni anno, indirizzati su sei linee strategiche che rispondono in modo mirato e trasversale ai crescenti bisogni del territorio: lavoro, ricerca e sviluppo, promozione e solidarietà sociale, valorizzazione del territorio, contrasto della diffusione dei comportamenti a rischio, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha presentato il Documento Programmatico Triennale 2020-2022 in cui sono indicate le linee operative e gli obiettivi strategici che caratterizzeranno l’attività della Fondazione nei prossimi anni. Lo ha voluto fare alla presenza di Francesco Profumo, Presidente dell’Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio e già ministro dell’Istruzione.

Il Presidente Giampiero Bianconi ha ripercorso le varie tappe che hanno dato origine al documento, i cui contenuti sono stati poi approfonditi dalla Vicepresidente Cristina Colaiacovo: l’individuazione dei principali bisogni del territorio attraverso un’analisi approfondita realizzata dalla Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore e all’attivazione di tavoli di confronto con Enti, Associazioni, Istituzioni e cittadini; il coinvolgimento di tutti gli Organi e della struttura della Fondazione per selezionare le priorità di intervento su cui indirizzare le risorse.

Si rafforza l’impegno sul fronte del sociale “la linea che ho cercato di valorizzare nel corso del mio mandato” ha detto il Presidente, con una particolare l’attenzione all’occupazione giovanile e all’attivazione di sistemi di welfare innovativi per sostenere le fasce di popolazione più fragili, ma sono previsti interventi nel campo della tutela ambientale, per lo sviluppo della ricerca scientifica e la promozione del territorio, anche attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico.

Bianconi descrive un nuovo modello di Fondazione, che valorizza quanto fatto di buono ma si apre anche alla sperimentazione, che rafforza le alleanze e il dialogo con il territorio, che incentiva l’attivazione di partnership tra soggetti pubblici e privati, così da non disperdere energie, e che misura l’impatto che le azioni hanno sul benessere della comunità seguendo un percorso virtuoso e trasparente basato su una gestione virtuosa e oculata delle risorse a disposizione: “Il lavoro svolto punta, e ci auguriamo di esserci riusciti, ad allinearci all’esperienza delle maggiori Fondazioni d’origine bancaria italiane”.

LE SEI LINEE STRATEGICHE E LE PRIORITA’ DI INTERVENTO
È stata la Vicepresidente della Fondazione, Cristina Colaiacovo, a descrivere nel dettaglio i contenuti del Documento Programmatico Triennale 2020-2022, sottolineando che gli Organi della Fondazione, attraverso la stesura del Documento Programmatico Annuale, individueranno le migliori modalità da adottare di volta in volta tra tutti i possibili strumenti a disposizione. Nell’analizzare le sei linee strategiche che orienteranno l’azione della Fondazione nel prossimo triennio, sono state dunque individuate le seguenti priorità di intervento:

LAVORO – Creare maggiori opportunità di lavoro per i giovani prestando particolare attenzione alla riduzione dell’elevato tasso di disoccupazione che colpisce i giovani attraverso il miglioramento dei processi formativi, la facilitazione del rapporto tra scuola e mondo del lavoro, l’incremento delle opportunità di inserimento lavorativo per i giovani e lo sviluppo dell’auto-imprenditorialità;

RICERCA E SVILUPPO – Potenziare gli investimenti nella ricerca scientifica per lo sviluppo del territorio facilitando il trasferimento della ricerca al tessuto socio-economico, sostenendo progetti che abbiano una ricaduta diretta sul territorio e contribuendo all’internazionalizzazione della ricerca e all’attrazione di risorse tramite progetti di ricerca nazionali e/o europei;

PROMOZIONE E SOLIDARIETA’ SOCIALE – Promuovere il sostegno, la tutela e l’inclusione dei soggetti economicamente e socialmente più fragili tramite attività di contrasto alle nuove povertà e la sperimentazione di forme innovative di welfare comunitario a sostegno dei soggetti più fragili come gli anziani, le persone con disabilità e i non autosufficienti;

VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO – Migliorare la connessione del territorio e la sua promozione turistica attraverso il sostegno di progetti condivisi tra realtà pubbliche e private finalizzati a far uscire l’Umbria dall’isolamento e al potenziamento di sistemi di accoglienza e di promozione turistica;

CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DI COMPORTAMENTI A RISCHIO – Agire sull’elevata diffusione di dipendenze attraverso il contrasto dei comportamenti a rischio, con un’attenzione crescente alle nuove dipendenze che colpiscono in modo particolare i giovani attraverso programmi di prevenzione ed educazione;

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO – Sostenere azioni di conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e museale nella consapevolezza che nel territorio umbro non è stato ancora fatto abbastanza e che occorra incentivare la collaborazione fra vari attori per realizzare progetti di promozione turistica che generino una maggiore attrattività ed abbiamo anche effetti di ritorno economico.

LE MODALITA’ DI INTERVENTO
Il programma verrà attuato ogni anno principalmente attraverso le seguenti modalità di intervento:
· progetti propri, ideati e gestiti direttamente o in collaborazione con altri soggetti;
· tramite la selezione di progetti di terzi con l’apertura di bandi di erogazione su temi specifici che verranno pubblicati nell’arco di ogni anno e che verranno promossi dalla Fondazione al fine di sollecitare la massima partecipazione possibile.
· richieste libere, nel caso di interventi che non rientrano nelle tematiche definite dai bandi.

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