Oggi, tra le ore 8,30 e le 8,50 ci sarà il grande “botto” per la demolizione controllata del silos dell’ ex Pastificio Ponte e per la fine, a tutti gli effetti di un’epoca per la più importante frazione di Perugia.
Lo “sparo”, come lo chiamano i tecnici, sarà preceduto da uno squillo di tromba della durata di 10 secondi che avviserà dell’imminenza dell’abbattimento.
Poi l’esplosione controllata delle cariche distanziate temporalmente da micro-ritardi che dovrebbero comportare una progressiva frantumazione dei 42 pilastri, nei quali sono stati praticati 500 fori profondi oltre 50 cm che saranno riempiti con i 125 chilogrammi di esplosivo.
Complessivamente verranno demoliti 30 mila metri cubi di fabbricato per 100 mila tonnellate di materiale,
L’esplosivo verrà innescato da 600 detonatori con 800 metri di miccia detonante.
Ma sul posto ci saranno anche i cannoni, quelli ad acqua per la riduzione al minimo delle polveri. . Verranno anche adoperati sismografi per monitorare le vibrazioni provocate dall’ esplosione.
Per tutto il periodo necessario alle operazioni di demolizione la zona circostante sarà sgomberata. Anche la E45 sarà chiusa nel tratto tra Collestrada e lo svincolo per Ponte San Giovanni durante il brillamento, dalle 8.30 alle 8.50 circa. Il rientro nelle abitazioni e negli uffici è previsto per le 9 e comunque al termine di tutte le operazioni.
La popolazione potrà trovare momentanea sistemazione presso il Palazzetto dello Sport in via Cestellini. È previsto, per chi lo richiederà, un servizio di navetta con capolinea presso la rotatoria del Ponte Vecchio (lato Ponte San Giovanni). L’azienda USl numero 2 metterà a disposizione di disabili ed infermi idonei automezzi per il loro trasporto. Se necessario potranno essere ospitati all’ ospedale di Perugia.
Complessivamente si calcola che siano 350 gli abitanti che, saranno interessati dalle misure di sicurezza .
Il molino e pastificio Ponte, situato sulla sponda destra del Tevere, nel quartiere Pontevecchio, fu costruito dai Bonaca nel 1875. A partire dai primi del ‘900 il pastificio Ponte aveva ampliato la sua notorietà ed il marchio omonimo della pasta era diventato noto a livello nazionale. La struttura, nel corso degli anni, ha subito quattro incendi, l’ultimo dei quali, nel 1990, l’aveva distrutta quasi del tutto. Da allora il pastificio ha dismesso la sua tradizionale produzione. Nel 1992 la proprietà dell’area era passata alla Agnesi Spa e nel 1999 al gruppo Colussi.
- Redazione
- 4 Luglio 2009
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