Dopo aver eseguito l’arresto del camorrista D’Agostino Gennaro, le indagini dei Carabinieri di Todi e di Giugliano in Campania, sono proseguite fino a tarda notte.
Le investigazioni, tese ad individuare i soggetti che hanno offerto sostegno logistico al criminale durante in suo soggiorno tuderde, hanno dato i loro primi frutti.
Già nella serata di ieri, i Carabinieri del NORM di Todi hanno arrestato un 51enne di Caserta (da alcune settimane presente a Todi), gestore di fatto della falegnameria di Pantalla presso la quale è stato catturato il camorrista.
Già nella serata di ieri, i Carabinieri del NORM di Todi hanno arrestato un 51enne di Caserta (da alcune settimane presente a Todi), gestore di fatto della falegnameria di Pantalla presso la quale è stato catturato il camorrista.
Tale fiancheggiatore è, anche, accusato di aver assunto “in nero” e quindi sfruttato, presso la falegnameria in questione, la manodopera di alcuni cittadini extracomunitari clandestini, corrispondendo loro una paga giornaliera di poche decine di euro.
Inoltre, detti operai stranieri venivano alloggiati, in una vano della stessa falegnameria, in pessime condizioni igieniche.
Inoltre, detti operai stranieri venivano alloggiati, in una vano della stessa falegnameria, in pessime condizioni igieniche.
Per altri motivi, ma sempre nel corso della stessa operazione, è stato tratto in arresto anche uno degli operai, di origine ucraina, poiché è risultato inottemperante ad un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dalla Questura di Caserta.
Le indagini ovviamente non si fermano qui e proseguono cercando di individuare la natura dei collegamenti eventualmente esistenti con soggetti locali ed in che misura l’infiltrazione camorristica sia penetrata- corrompendolo ed aprendo la strada ad ulteriori azioni criminose – nel tessuto economico della frazione industriale di Todi.