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Originario di Monte Castello di Vibio, chirurgo plastico e della mano di fama internazionale, per decenni ha operato gratuitamente all'ospedale di Todi centinaia di pazienti

La morte del professor Ezio Morelli, in quel di Cerro Maggiore in Lombardia, dove risiedeva da anni, lascia un vuoto non solo a Monte Castello di Vibio, luogo di nascita, ma anche a Todi ed in tutta la media valle del Tevere e pure nell’Umbria tutta.
L’illustre ed internazionalmente conosciuto in Europa e nel mondo, non aveva mai dimenticato la sua terra dove era nato nel 1923,.
Poco dopo che nel 1964 aveva fondato l’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dello Stabilimento Ospedaliero di Legnano, il prof Morelli tornava in Umbria regolarmente ogni tre mesi.
Qui all’Ospedale di Tod
i, accolto con entusiasmo dall’ora primario chirurgo prof. Tantucci, si tratteneva solitamente per due o tre giorni operando gratis tutti quelli che necessitavano della sua alta tecnica in chirurgia plastica e della mano. Affluivano pazienti da tutto il centro Italia richiamati dalla sua fama e la sua presenza contribuì anche a far crescere taluni operatori medici dell’ospedale che, in queste occasioni e con accessi presso l’ospedale di Legnano, ebbero modo di apprendere i suoi segreti.
Morelli fu, infatti, tra i precursori della chirurgia della mano e tra i primi in Italia nel reimpianto dell’arto
Nella sua prestigiosa carriera ha operato oltre 30 mila persone.

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