Condividi su facebook
Condividi su twitter
Nuova doccia fredda dopo le assicurazioni dell'azienda e i timidi segnali di ripresa in atto nella produzione
Dopo i timidi segnali di ripresa che alle acciaierie ternane avevano portato ad una sospensione parziale della cassa integrazione, qualche preoccupazione è tornata tra le organizzazioni sindacali del settore metalmeccanico di Terni in vista dell’esito delle riunioni che il board di Thyssen Krupp terminerà in Germania il primo aprile prossimo per esaminare la situazione del gruppo.
All’ordine del giorno delle riunioni – secondo quanto si apprende da fonte sindacale – anche l’ipotesi di ridurre da cinque a due le attuali divisioni operative (inossidabile, magnetico, ascensori, servizi, tecnologia).
Sul come e con quali criteri saranno accorpate queste divisioni, e su quali potrebbero essere le eventuali conseguenze per il sito industriale di Terni, si stanno interrogando Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic e Ugl, insieme alle Rsu della Thyssen Krupp Acciai speciali Terni e delle società controllate.
Entro la prima decade di aprile è in programma un incontro tra gli stessi sindacati e la direzione aziendale di Tk Ast per esaminare la situazione alla luce della crisi del mercato dell’acciaio e dell’andamento della cassa integrazione.
Tk-Ast nelle scorse settimane aveva comunque fornito rassicurazioni per la conferma sia degli investimenti sia dei livelli occupazionali nello stabilimento di Terni.
 

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter