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Ho letto sulla stampa la ferma presa di posizione dell’ Amministrazione comunale di Todi in merito alle contorsioni
“ristrutturaliste” all’ospedale di Pantalla.
Ha ragione, Signor Sindaco! Forse è il caso che tutti i cittadini possano discutere su tali argomenti, avendo a disposizione dati e qualità certificata delle prestazioni.
Sono sbalordito nell’apprendere che operatori di indiscussa professionalità e assoluta dedizione al proprio lavoro da tantissimi anni vengano considerati inopportune pedine sulla scacchiera del potere politico-sanitario.
Mi riferisco alla struttura di cardiologia ambulatoriale collegata al reparto di medicina. Tale ambulatorio ha storicamente svolto un ruolo determinante, a volte anche nel salvare la vita di cittadini esercitando una pratica clinica di altissimo valore professionale ed umano. Gli operatori di tale struttura, peraltro, mai si sono sottratti ai doveri di chi appartiene funzionalmente ad un reparto ospedaliero (reperibilità, notti ecc.).
Ma tant’è. Ormai è consuetudine, quando si crea una nuova struttura, non si parte dal patrimonio esistente. È puro nuovismo e l’utilità non interessa a nessuno.
Mi piacerebbe anche che si ragionasse sul punto nascita.
Possibilmente con i dati alla mano: quante nascite, i costi.
Io penso che in Umbria, data la popolazione, i nati ed i tempi di percorrenza tra le varie parti della regione sarebbero sufficienti quattro punti nascita.
Benvenuta, quindi, la presa di posizione dell’amministrazione comunale. La prego, Signor Sindaco, di non mollare difronte alla logorrea degli addetti ai lavori.
Infine vorrei ringraziare la Dottoressa Panciarola e il Dottor Fuoco per la dedizione e la competenza.
Mi verrebbe da dire non cedete di un millimetro.
Il vostro lavoro è un bene prezioso e mi piacerebbe che fosse apprezzato e riconosciuto nell’Ospedale di Pantalla.

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