Condividi su facebook
Condividi su twitter
A Marsciano ha preso via ieri il terzo convegno internazionale promosso dalla Fondazione intitolata al grande storico e giornalista: l'iniziativa si concluderà sabato con l'assegnazione di un premio
convegno-salvatorelli-marsciano


Si è aperto ieri a Marsciano il III Convegno Internazionale di Studi della Fondazione Luigi Salvatorelli. L’iniziativa dal titolo “Religione e politica in Italia dal Risorgimento al Concilio Vaticano II” è stata realizzata in memoria di Franco Salvatorelli, morto all’età di 80 anni il 25 settembre scorso, dopo aver dato un gran contributo per la costituzione della Fondazione intitolata al padre Luigi sin dal 2002. 
L’iniziativa si concluderà sabato 8 con l’assegnazione del Premio per la Storia Luigi Salvatorelli dopo 4 giorni di sessioni interessate dalle discussioni di 25 relatori riguardanti temi storici che hanno caratterizzato l’Italia dal Risorgimento alla situazione attuale.
Per evidenziare la portata dell’iniziativa basta pensare alla quantità di Atenei rappresentati, ben 25 fra i quali anche due stranieri (Città del Messico e Lille). 

La giornata è trascorsa ascoltando chi conosceva di persona Franco Salvatorelli, con la parola al Professor Gennaro Sasso dell’Università La Sapienza ex compagno di liceo
. Franco Salvatorelli è stato presentato come un personaggio di straordinaria lucidità, intelligenza, un ragazzo dedito alla pittura che per ritrosia, senso dell’inadeguatezza o forse per il proprio carattere privato quasi si rifiutava di esporre agli altri le proprie opere. 
Anche Andrea Casalegno nipote di Franco Salvatorelli e figlio della sorella Annamaria Salvatorelli sposata con Carlo Casalegno, giornalista de La Stampa ucciso nel 1977 dalle Br, ha voluto fornire un racconto dettagliato del proprio rapporto con il tanto amato zio.
Casalegno ha parlato di un intellettuale, uomo attratto dalle lingue, passione che ha poi trasmesso anche a lui stesso.
In conclusione il presidente della Fondazione, Angelo D’Orsi, ha voluto soffermarsi su un aspetto preponderante della personalità di Franco Salvatorelli, un uomo che non si prendeva troppo sul serio, autoironico che tendeva a sminuire la propria personalità.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter