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I cittadini hanno deciso di costituire un comitato per ottenere la ricostruzione del ponte, la cui chiusura produrre danni ingenti a tutte le comunità della media valle del Tevere
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Si costituirà un comitato di cittadini che, anche attraverso raccolte di firme fra la popolazione interessata ed altre iniziative di sensibilizzazione, possa contribuire a sbloccare l’annosa vicenda del ponte di Montemolino. È questa la decisione uscita dall’assemblea pubblica di venerdì 10 febbraio indetta per discutere sul problema del ponte lungo la strada regionale n. 397, sul fiume Tevere, posto fra i comuni di Monte Castello e Todi.
All’iniziativa, direttamente convocata per iniziativa di alcuni cittadini, hanno preso parte diversi abitanti della zona, alcuni rappresentanti di associazioni locali ed amministratori comunali sia di maggioranza che di opposizione, fra cui i sindaci di Monte Castello di Vibio e Fratta Todina, Daniela Brugnossi e Giuliana Bicchieraro e l’assessore comunale di San Venanzo, Giacomo Servoli. Assenti i rappresentanti  delle amministrazioni comunali di Marsciano e Todi.

Il dibattito è stato aperto da Roberto Cerquaglia, ex sindaco di Monte Castello di Vibio, e da Giorgio Baccarelli, titolare di un esercizio commerciale nella zona, i quali, dopo aver ricordato gli interventi di manutenzione alla struttura  effettuati dalla Regione e dalla Provincia nel corso del 2012, hanno sottolineato come una chiusura totale delle comunicazioni lungo la stessa strada produrrebbe gravi danni per tutti i cittadini della Media Valle del Tevere, le attività commerciali, gli studenti, i lavoratori, gli utenti del nuovo ospedale comprensoriale di Pantalla, i servizi di trasporto pubblico locale e per tutto il comparto turistico in genere. E’ stato inoltre rammentato che nei periodi di esondazione del Tevere nella piana della Media Valle del Tevere e con la conseguente chiusura della cosiddetta variante del Cerro nel comune di Marsciano (situazione che si è verificata più volte negli ultimi anni), il ponte di Montemolino è praticamente l’unica via di acceso all’ospedale di Pantalla.

Nel corso della discussione è emerso inoltre che ad oltre quattro anni dai lavori di miglioramento strutturale del ponte che ne ha prolungato la vita della struttura provvisoriamente per soli dieci anni a senso unico alternato e con limite di portata a 20 tonnellate, ad oggi,  non vi è notizia di progetti o finanziamenti per la realizzazione di una nuova struttura  che assicuri la viabilità alla scadenza prevista per novembre 2022.
I sindaci di Fratta Todina e Monte Castello di Vibio hanno ricordato di aver entrambi sollecitato la Regione dell’Umbria per una soluzione definitiva del problema auspicando la ricostruzione di un nuovo ponte. Interesse e attenzione per il problema è stata manifestata anche dagli altri amministratori presenti. Dalla serata è emersa una forte preoccupazione per la vicenda ed è stato quindi deciso di unire le forze fra istituzioni e cittadini al fine veder risolto definitivamente il problema.

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