Condividi su facebook
Condividi su twitter
I fondi a disposizione per l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle aziende sono stati spesi solo nella misura del 3%

La persona che diventa disabile in seguito ad un incidente avvenuto sul luogo di lavoro ha diritto a un’occupazione che risponda alle proprie aspettative, competenze professionali e capacità funzionali. Questo concetto sembra essere costituito soprattutto da chiacchiere e poco e niente da sostanza.
Per questo l’INAIL promuove progetti formativi di riqualificazione professionale e progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle piccole e medie imprese e nelle imprese agricole e artigiane che sono tenute a mantenere in servizio o ad assumere invalidi del lavoro.
Va precisato che il nuovo regolamento del 2007 prevede una copertura del costo dei lavori pari al 60% nel caso di opere consistenti in semplici adeguamenti alla normativa e relative a disabili da lavoro già in servizio presso l‘azienda, all’80% per progetti di adeguamento con caratteristiche di innovatività destinati a disabili da lavoro già in servizio presso l’azienda e al 100% del costo dei lavori nel caso in cui le opere di adeguamento siano connesse alla nuova assunzione di disabili da lavoro.

Tuttavia, soltanto una piccola parte della somma stanziata si è finora tradotta in progetti concreti, perché le aziende stentano a fare richiesta dei fondi previsti.
In particolare, sono stati già approvati e destinati solo il 32% dei 46 milioni di euro stanziati per i progetti formativi e il 3% dei 31 milioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche
.
La situazione non è però omogenea all’interno del Paese, e rimane un forte squilibrio tra il Nord e il Mezzogiorno: dei 265 progetti formativi realizzati, infatti, oltre 180 sono stati presentati nelle regioni settentrionali, più di 60 in quelle centrali e appena 20 nel Sud e nelle isole.
E va ancora peggio per i progetti sull’abbattimento delle barriere architettoniche, che vedono in testa il Settentrione con 34 progetti, seguito dal Centro con 20, mentre il Sud appare completamente assente. 
I progetti di formazione professionale hanno coinvolto 1.347 persone disabili.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter