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Presentati due volumi realizzati nell'ambito del progetto “Vit@ttiva” da un team di esperti, tra cui il marscianese Oriando Cardinali

La Sala dei Notari come location di assoluto prestigio, la presenza (ma anche le consuete “assenze”) di alcuni rappresentanti delle istituzioni locali e tanta gente a fare da contorno all’evento: la presentazione di due volumi dedicati all’arte della gastronomia.
“Maestri macellai” e “Maestri gastronomi”:
questo il titolo dei due libri, risultato del lavoro di un team di esperti gastronomi (tra cui i marscianesi Oriando Cardinali e Alfio Erbezzi), realizzati nell’ambito del progetto “Vit@attiva”.
Un progetto iniziato tre anni fa e promosso dall’Università dei Sapori, che ha tra i suoi principali obiettivi quello di creare delle opportunità di lavoro in un settore, quello della gastronomia e delle professioni ad essa collegate (turismo, enogastronomia, agricoltura), molto spesso declassato o sottovalutato.
Qualità, valorizzazione dei prodotti locali, ricambio generazionale nelle varie professioni, creazione di punti di eccellenza: parole che molto spesso rimbombano uscendo dalla voce di molti politici e che poi si perdono nel silenzio delle stesse istituzioni.

E proprio Oriando Cardinali, nel suo intervento, ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione dei politici presenti (ma anche di chi non c’era…), chiedendo una maggiore attenzione (fondi…), per poter coltivare e diffondere quella che è una vera e proprio cultura e per poter essere competitivi anche al di fuori dei confini locali.
“Non avrei mai potuto pensare, nel momento in cui, tanti anni fa, iniziavo la professione di macellaio, di essere qui oggi, in questo contesto – ha detto Oriando Cardinali. Il mio percorso lavorativo è partito in modo molto diverso da quella che è ora la mia professione (da giovane vendeva prodotti informatici) e io stesso (come dice anche in un capitolo del libro) all’inizio non consideravo questo impiego come qualificante”.
Quante sono le professioni nei confronti delle quali tutti dicono “chissà quanto guadagnano?”… e poi nessuno le vuole fare? (si legge ancora nel libro).

Il succo del suo intervento è proprio questo: voler e dover ridare valore ad un mestiere che è una vera e propria arte: quello del macellaio. E il libro dovrà servire anche a questo. Ma è ovvio che non basterà.
Ed è per questo che lo stesso Cardinali, proseguendo nel suo intervento, dice: “tra qualche settimana mi recherò in Tunisia per un congresso e incontrerò dei partners francesi con i quali mi confronterò ma con cui, soprattutto, dovremo competere e per farlo abbiamo bisogno di essere in grado di reggere il confronto”.
“Ciò – ha proseguito – significa che le istituzioni devono prestarci la loro attenzione e darci la possibilità di lavorare nella maniera giusta, supportandoci anche e soprattutto economicamente.
L’idea di fondo del libro – ha proseguito tornando a parlare del suo lavoro – è poi anche legata ad un progetto, che è quello della creazione di una sorta di attività e di un gruppo di esperti di degustazione della carne: veri e propri sommellier della carne, così come ci sono per il vino e tantissimi altri prodotti in tutta Italia”.

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