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Un presunto amico di Guede ha testimoniato sul carattere violento di Rudy ma poi si è scoperto che guadagnava soldi, negati, dalle sue dichiarazioni; seduta sospesa ed atti al P.M.

Il presunto amico, che dovava testimoniare sugli atteggiamenti violenti di Rudy Guede quando era sotto l’effetto di alcol e droghe, allorchè lo presentammo su questo sito, l’avevamo messo tra virgolette.
Un “amico” infine è stato per il giovane ivoriano, ma nel senso opposto a quello che si prefiggeva.
Dopo aver confermato la versione data alla pubblica accusa, dall’aula del Gup di Perugia ”l’amico” se ne uscito con una quasi accusa di spergiuro che fa il gioco della difesa
.
Il testimone, infatti, a richiesta del Gup aveva dichiarato di non aver ricevuto soldi per le sue dichiarazioni.
Ma la difesa ha potuto dimostrare che rapporti economici erano intercorsi col giornalista,
che per primo aveva raccolto le sue affermazioni. Le dichiarazioni sembravano fatte apposta per avvalorare la tesi di un Guede colpevole, magari inconsapevole.
Così il Gup ha sospeso l’udienza ed ha inviato gli atti, cioè il resoconto di quanto successo in aula, al Pubblico Ministero perché proceda per il reato di falsa testimonianza.

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