In merito al progetto “1.000 tetti fotovoltaici a Perugia” sono state dette molte cose in questi giorni e non tutte le cose dette corrispondono al vero. Pertanto ritengo necessario provvedere, per quanto mi è possibile, a fare la massima chiarezza.
Va premesso che il progetto è parte di un accordo più ampio che dà a tutti i Comuni dell’Umbria la possibilità di far partecipare i propri cittadini allo sviluppo delle energie rinnovabili, alla salvaguardia dell’ambiente e al risparmio energetico.
Le Società Si(e)nergia S.p.A., Consorzio abn – a&b network sociale, Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della Provincia di Perugia S.p.A., Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio Soc. Coop., sono i soggetti proponenti il progetto denominato “1.000 Tetti Fotovoltaici Perugia” che, perseguendo finalità di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, promuovono e finanziano l’installazione di 1.000 sistemi fotovoltaici di potenza pari a 3 kWP, collegati alla rete del distributore locale di energia elettrica e destinati principalmente alle famiglie e ai cittadini dei comuni che fanno parte della compagine societaria di “Sienergia” spa.
Il progetto, proposto dal “Consorzio abn” a “Sienergia” nel settembre dell’anno scorso, ripercorre le linee di quello presentato lo scorso anno ai Comuni e ai cittadini salernitani: “1.000 tetti FTV a Salerno”, da “AGEAS”, l’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente di Salerno e dal Consorzio abn.
Il progetto di Salerno sta per essere portato a termine con il montaggio degli ultimi impianti. Il presidente di AGEAS il Dott. Angelo Paladino ha ricevuto a Firenze l’anno scorso il premio Award per il progetto 1.000 tetti che il GSE (gestore dei servizi elettrici nazionale) e la Fondazione Energia hanno assegnato ai migliori e più innovativi progetti nel campo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.
Il progetto ha avuto un’alta adesione e un grande successo anche qui a Perugia così come a Salerno. Tanti sono stati i complimenti espressi a me e agli altri rappresentati delle altre Società.
Ad oggi sono state presentate 2.100 domande e siamo in procinto di chiudere la prima fase con la pubblicazione della graduatoria per poi dare inizio ai sopralluoghi, così come previsto dal bando.
Solo dopo i sopralluoghi, che saranno effettuati dai tecnici di Sienergia e di abn, e che stabiliranno in modo definitivo se l’abitazione può ospitare l’impianto perché ne ha le caratteristiche richieste, solo allora il cittadino deciderà definitivamente se aderire alla proposta pagando i 400 euro più iva, come previsto dal bando e dalle istruzioni per la corretta compilazione della domanda di adesione.
Nulla è dovuto dai cittadini prima di quell’evento e ogni cittadino sarà libero di recedere in qualsiasi momento.
In caso di adesione il cittadino diverrà immediatamente proprietario dell’impianto installato e potrà godere pienamente di tutta l’energia prodotta (scambio sul posto).
Il progetto è ambizioso ed impegnativo si è stimato che ogni impianto costerà al Consorzio abn circa 18.000 euro, per far fronte a questo impegno abbiamo bisogno che il cittadino ceda il premio che il GSE mette a disposizione per l’energia prodotta da fotovoltaico per tutti i venti anni.
Lo farà con atto notarile senza alcun costo aggiuntivo concedendo ad “abn” anche l’accesso all’impianto per la manutenzione ordinaria e straordinaria che l’impianto immancabilmente richiederà (es: sostituzione dell’inverter a dieci anni di attività), anche la manutenzione, così come previsto dal bando, sarà completamente a carico di “abn”.
La famiglia o il cittadino che ospita l’impianto dovrà farsi carico della pulizia dell’impianto stesso che dovrà avvenire almeno ogni due anni (è del tutto evidente che il cittadino o la famiglia per questa attività potrà avvalersi di personale di sua fiducia).
L’impianto avrà una copertura assicurativa su tutti i rischi e in caso di difettoso funzionamento o di danni cagionati a terzi coprirà ogni evento. Il costo dell’assicurazione per tutti i venti anni è a carico di “abn”.
I pannelli di silicio usati per la produzione di energia elettrica sono di buona qualità e saranno montati da tecnici esperti reperiti sul posto ed adeguatamente formati; e comunque, nell’eventualità che nella fase di montaggio vengano arrecati danni alla casa o alla struttura questi saranno rinfondati per intero. Anche la fase di montaggio ha copertura assicurativa.
Alcuni ci criticano perché ritengono che “Sienergia” poteva finanziariamente avere ritorni più importanti rispetto a quello che riceverà dalla realizzazione del progetto assieme ad “abn”. Intanto va detto che Sienergia non finanzia il progetto, questo impegno è assunto da “abn”.
Va aggiunto inoltre che il progetto non è nostro, ci è stato sottoposto, e noi abbiamo deciso di contribuire a realizzarlo nell’interesse della società e nell’interesse dei cittadini, perché una società come la nostra deve avere riguardo anche e soprattutto delle ricadute positive delle attività che pone in essere. E questo progetto risponde alle esigenze di tutela ambientale, di risparmio per le nostre famiglie e di promozione della nostra economia dando stimoli veri ad un settore che può dare molto in termini occupazionali e di reddito.
Gli impianti tra 1 e 3 KWp in Umbria sono oggi il 5% della potenza istallata. E’ chiaro quindi che le famiglie non riescono ancora ad utilizzare gli incentivi in conto energia perché il mercato nazionale e locale storicamente considerato di “nicchia” non è ancora facilmente accessibile alle famiglie che, anche se sensibili alla questione ambientale e all’opportunità di risparmiare in energia elettrica non “vivono alla leggera” l’ipotesi di un indebitamento bancario, anche per la particolare congiuntura economica nazionale (aumento dei prezzi indebolimento della capacità di acquisto ecc…).
Quindi, sebbene l’Umbria ha risposto bene insieme ad altre regioni virtuose alle nuove opportunità in questo campo, a presentare e finanziare i progetti sono stati per il 95% della potenza istallata solo imprese, o enti che hanno strumenti tecnici, personale qualificato, rapporti strutturati con banche e finanziarie per poter affrontare con efficienza investimenti in questo campo.
In questo senso Sienergia ha valutato con favore la proposta del consorzio abn che ha l’obiettivo di accompagnare le famiglie in un percorso di accesso alle fonti rinnovabili attraverso un meccanismo di semplificazione delle procedure, degli impegni economici delle responsabilità, cercando di rimuovere tutti quegli ostacoli che ad oggi, (nonostante la volontà del legislatore e del programma di incentivazione che avvantaggia clamorosamente i piccoli impianti presso le civili abitazioni) impediscono un accesso più ampio alle opportunità.
La volontà di Sienergia, coerentemente alla propria mission e con gli obiettivi posti da Kyoto è quella di “innescare” un processo che renda in questo territorio più facile per i cittadini l’accesso a tutte quelle tecnologie che migliorino l’efficienza energetica, consentano di produrre energia termica o elettrica da fonti rinnovabili, consentano di risparmiare risorse fondamentali come l’acqua, i boschi ecc.
In questo senso Sienergia svolge una ricerca continua a livello locale, nazionale ed internazionale per individuare progetti, proposte, tecnologie sviluppate da soggetti pubblici e privati coerenti con questi obiettivi e svolge un’attività di studio e verifica con i propri tecnici per valutare le “eccellenze” replicabili nel proprio territorio.
Ho visto riportato sui giornali anche argomenti tendenti a sostenere la tesi che ci approfittiamo dei cittadini perché pretendiamo tutto l’incentivo che il GSE mette a disposizione delle famiglie e dei cittadini mentre sarebbero sufficienti 13 o 14 anni per ripagare l’investimento.
A differenza delle proposte che tanti bravi installatori e aziende fanno il progetto “1.000 tetti FTV a Perugia” si rivolge ad un numero ampio di fruitori e si propone l’intento di farsi carico del reperimento dei fondi per il finanziamento senza far indebitare la famiglia e il cittadino.
Non solo ci facciamo carico di tutti gli aspetti burocratici: rapporto con le banche, autorizzazioni del comune, allaccio alla rete elettrica nazionale (richiesta all’ENEL o all’eventuale altro gestore) richiesta di apertura del “conto energia” presso il GSE, ma seguiamo l’impianto nel suo funzionamento ottimale per tutti i venti anni.
La burocrazia rappresenta indubbiamente un collo di bottiglia per la diffusione di questa tecnologia. I soggetti proponenti il progetto inoltre seguiranno la famiglia e il cittadino per tutta la durata dell’impianto rispondendo a tutte le chiamate per ogni evento che causerà cattivo il funzionamento dell’impianto senza alcun costo aggiuntivo.
In definitiva il progetto è proposto in modo che tutti abbiano interesse a che l’impianto svolga al meglio il suo servizio e questo è forse il segreto del successo che ha avuto a Salerno e a Perugia.
Il cittadino e la famiglia godranno di una riduzione cospicua della bolletta elettrica e i soggetti proponenti si ripagheranno dell’investimento e dell’impegno con il buon funzionamento dell’impianto.
Per questi motivi il progetto è importante e lo è per tutti non solo per chi lo propone, ma anche per tutti gli operatori del settore che gia ora ne godono i benefici, perché tante persone si sono avvicinate al fotovoltaico e stanno interpellando i propri installatori e fornitori di fiducia per saperne di più.
Da parte nostra massima apertura e disponibilità a collaborare con tutte le imprese serie, che tramite le proprie associazioni, si proporranno per un proficuo confronto e rapporto.