I bar sembrano diventate le nuove banche dell’Umbria nel senso che sono oggetto di furti a ripetizione.
Due nello stesso giorno hanno visto i loro esecutori arrestati dai carabinieri.
A Magione un italiano di 26 anni aveva rubato alcune stecche di sigarette. I militari hanno bloccato il giovane ancora nei dintorni del locale e la refurtiva è stata recuperata, senza resistenze da parte dell’arrestato.
I carabinieri di Città di Castello, da parte loro, hanno arrestato un pregiudicato del luogo, di 36 anni. Il loro intervento era stato richiesto ieri sera verso le 21 dal titolare del locale, di 64 anni, il quale aveva raccontato di avere sorpreso un ladro che stava prendendo i soldi dal registratore di cassa.
Poco dopo i carabinieri hanno fermato non lontano dal bar una autovettura Suzuki con a bordo il pregiudicato, che rispondeva perfettamente alla descrizione fatta dal derubato.
Ma intanto alla banche, quelle vere, non va affatto bene. La Cgil, ha sottolineato – in una nota – che nel 2008 in Umbria sono state compiute 29 rapine. Tre rapine in banca – è detto nella nota – sono avvenute in soli quattro giorni. Una il 26, una il 27 e una il 29 agosto, tutte a Perugia.
In tutto il 2007 le rapine in banca erano state 37.
La Fisac Cgil regionale, insieme alla Camera del lavoro di Perugia, ritiene che la riduzione delle risorse a disposizione delle forze di polizia ha favorito una recrudescenza di fenomeni criminosi quali appunto le rapine in banca, oltre al fatto che ormai gli strumenti di sicurezza messi in campo dalle banche risultano essere inadeguati e non scoraggiano affatto i rapinatori.