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Il consigliere comunale di Rifondazione comunista denuncia il depotenziamento del nosocomio cittadino ed addebita la responsabilità all'atteggiamento lassista dell'Amministrazione Ruggiano

Rifondazione Comunista di Todi ritiene gravissimo l’atteggiamento della Giunta Ruggiano in merito ai servizi ospedalieri tuderti. “Dopo anni di litanie sulla difesa del nosocomio tuderte – denuncia il consigliere comunale Andrea Caprini – in appena un anno di mandato la destra tuderte si assume la responsabilità politica della chiusura di un reparto importante del nostro ospedale”.
L’esponente di Rifondazione si riferisce al fatto che dal 1 settembre è stata revocata convenzione tra la Usl 2 e l’Azienda Ospedaliera per la collaborazione professionale del Medico Nutrizionista con il reparto di Pediatria-DCA dell’ospedale di Todi. “Dalla stessa data – evidenzia Caprini – verrà interrotta l’attività di ricovero, in pratica uno svuotamento de facto delle funzioni di un reparto importante”.

“Dal 1999, anno in cui il Consiglio comunale di Todi ha deliberato sulle linee di indirizzo per i servizi sanitari sul territorio, con il voto favorevole di tutte le forze politiche allora presenti – si legge nel documento – per la prima volta viene assestato un colpo mortale all’ospedale di Todi”.
“Durante questi anni di attività – viene sottolineato – è stato formato, con investimenti anche economici da parte della Usl 2, un buon numero di operatori sanitari che nel tempo hanno affinato le loro attitudini e sensibilità su tale versante assistenziale strategico soprattutto in età adolescenziale. Sono numerose le delibere aziendali e protocolli interaziendali individuati, anche sul piano nazionale, che indicano l’esperienza di Todi quale buon esempio di funzionamento sanitario di “rete integrata”, e che proprio per questo la Regione dell’Umbria è stata individuata quale regione capofila di un progetto nazionale”.

“Inutile dire che la scelta della Usl 2 e l’assoluto immobilismo della Giunta Ruggiano sulla questione – attacca Andrea Caprini – produce non solo un forte ridimensionamento della Rete Integrata Interaziendale per la diagnosi e la cura dei Disturbi dell’Alimentazione ma anche un evidente depauperamento dell’ospedale di Todi.
Ci chiediamo a questo punto se il Direttore Generale Legato è a conoscenza di quanto sta accadendo nella nostra città considerate le rassicurazioni date sul mantenimento di tutti i servizi ospedalieri fino all’apertura del nuovo ospedale anche in Consiglio Comunale.
Siamo costretti purtroppo ancora una volta – conclude l’esponente di Rifondazione – a prendere atto della qualità del governo locale della destra nostrana che al di là delle roboanti dichiarazioni di facciata è più attenta ad organizzare incontri di nazi-fasciti a Todi che a difendere i servizi sul territorio”.

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