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Anche a distanza di molti mesi sono stati rintracciati "prioni" nei pascoli interessati da precedenti infezioni delle greggi

Anche i microbi e batteri sanno come entrare in clandestinità. Alcuni ricercatori tedeschi del Fraunhofer Institute for Molecular Biology and Applied Ecology IME di Schmallenberg hanno analizzato al microscopio alcuni campioni di terreno prelevati dall’isola di Riems, dove recentemente sono stati segnalati focolai di malattia tra le greggi al pascolo.
Una scoperta inattesa e preoccupante li aspettava: i prioni, i patogeni responsabili delle scrapie, simili al morbo della mucca pazza, rimangono inattivi, ma pronti a colpire, nel terreno anche per parecchi anni.
I ricercatori hanno analizzato i campioni e hanno scoperto che anche a distanza di più di 29 mesi i prioni erano ancora presenti e in grado di infettare le pecore al pascolo.
La scrapie è una malattia neurodegenarativa del tutto simile alla BSE che colpisce le mucche e l’uomo. Agisce creando dei buchi nel tessuto cerebrale dei capi infetti. Al contrario della bse le scrapie non colpiscono l’uomo.

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