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Diversi assuntori di droghe di Marsciano si rifornivano da due cittadini stranieri, uno soprannominato “cappellino”, ora arrestati dai Carabinieri
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I Carabinieri della Stazione di Marsciano, da sempre impegnati nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, recentemente hanno conseguito un altro risultato positivo.

Per alcuni giorni, i Carabinieri hanno condotto un’attività di monitoraggio in una località dove, secondo le informazioni acquisite, diversi assuntori di droghe di Marsciano si recavano per rifornirsi da due cittadini stranieri, uno soprannominato “cappellino”, perché indossava sempre lo stesso cappello con la visiera.

Durante i servizi di osservazione, i Militari hanno notato la presenza di tre individui, uno dei quali con un cappello con visiera, ai quali si avvicinava una persona che consegnava ad uno dei tre del denaro contante.
Quest’ultimo estraeva dalla bocca dei piccoli involucri, consegnandoli al suo interlocutore. Era evidente che era appena avvenuta una cessione di sostanza stupefacente.

I Militari, quindi, intervenivano subito, ma il tossicodipendente che aveva appena ricevuto la droga, dietro pagamento di denaro, si dava alla fuga a bordo della sua autovettura, gettando dal finestrino tre involucri che, successivamente recuperati, risultavano essere dosi di eroina.

Anche i tre stranieri, alla vista dei Carabinieri, a piedi, si davano alla fuga: uno riusciva a sfuggire mentre gli altri due, dopo un rocambolesco inseguimento, venivano acciuffati e condotti in caserma.
In particolare uno di costoro, per sottrarsi alla cattura, non esitava a reagire violentemente nei confronti di un Maresciallo dei Carabinieri, procurandogli diverse lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.

In Caserma i fermati venivano identificati in cittadini tunisini: di 31 anni (con pregiudizi penali anche specifici), già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri di Perugia nell’ambito di un altro procedimento penale per stupefacenti e di Costoro, oltre ad avere diversi telefoni cellulari, venivano trovati in possesso della somma in contanti di euro 2.400 circa, certamente provento dell’attività di spaccio.

Subito venivano approfondite le indagini, accertando che i due rifornivano di eroina, da diversi mesi, alcuni tossicodipendenti marscianesi.

I due spacciatori, tratti in arresto con l’accusa di spaccio di droghe, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, venivano associati presso il Carcere di Perugia, ove si trovano tuttora a seguito del provvedimento cautelare adottato dal G.I.P. di Perugia dopo la convalida dell’arresto.

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