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L'accusa è di aver concusso il produttore abusando della sua posizione

Pugno duro del Gip di Perugia contro la sua collega del tribunale di Roma, coinvolta nelle vicende giudiziarie del produttore cinematografico Cecchi Gori.
Per due mesi, la giudice sarà sospesa dall’esercizio della professione di magistrato, come chiesto dalla procura di Perugia, che ha ipotizzato a suo carico i reati di concussione e abuso d’ufficio.
In altri termini l’accusa è di aver indotto o costretto Cecchi Gori a farle diverse elargizioni abusando della sua posizione.
Secondo l’avvocato difensore, il provvedimento, che è immediatamente esecutivo,  “contrasta con quanto si evince dagli atti dell’inchiesta dai quali emerge l’assoluta estraneità della nostra assistita agli addebiti”.
La giudice accusata ha sostenuto di aver avuto una semplice amicizia con Cecchi Gori, negando qualsiasi interessamento alle sue vicende giudiziarie.
La stessa ha negato di aver ricevuto la collana ed ha sostenuto che la borsa le venne regalata dal marito, producendo anche la ricevuta della carta di credito con la quale sarebbe stata acquistata.
Riguardo al pagamento della festa di compleanno, la giudice ha affermato di averla contraccambiata.
Parlando del contratto tra le società di Cecchi Gori e il marito, ha invece spiegato che questo venne sottoscritto prima che si stringessero i rapporti. Dalle denunce dei redditi del marito emergerebbe che guadagnava molto di più prima dell’inizio della consulenza con le società di Cecchi Gori.

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