In qualità di Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, ho inviato nella giornata odierna una diffida formale all’Amministrazione comunale di Todi per le reiterate omissioni nel riscontro alle richieste di accesso agli atti da me presentate nei mesi scorsi.
Si tratta di una situazione grave e non più tollerabile, che lede i principi di trasparenza e corretto funzionamento dell’Ente e che compromette l’effettivo esercizio delle prerogative riconosciute ai consiglieri comunali.
Il diritto di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali, infatti, è tutelato dall’articolo 43 del Decreto Legislativo 267/2000 e dagli articoli 22 ss.i della Legge 241/1990. Si tratta di un diritto pieno, immediato e gratuito, che non può essere limitato o ritardato dall’inerzia o da valutazioni discrezionali da parte dell’Amministrazione.
Non avendo ricevuto alcuna risposta a diverse istanze, tutte debitamente protocollate e relative a questioni nodali della vita amministrativa della nostra città (dalla convenzione sottoscritta con Enel X all’affidamento di appalti di lavori per milioni di euro, passando per lo stato in cui versano alcuni beni patrimonio del Comune di Todi), mi sono visto costretto a procedere con una diffida ufficiale, intimando agli uffici competenti di provvedere entro il termine di 7 giorni dalla ricezione, riservandomi, in difetto, di adire le sedi competenti.
A fronte di questa perdurante paralisi amministrativa, viene spontaneo chiedersi se vi sia ancora una guida effettiva alla testa del Comune di Todi, dal momento che il Sindaco Ruggiano non sembra più sovrintendere al funzionamento degli uffici né, tantomeno, esercitare un’effettiva responsabilità politica. A due anni dalla scadenza del mandato e dopo la solenne bocciatura ricevuta alle recenti elezioni regionali, appare sempre più evidente un atteggiamento ispirato alla logica del “muoia Sansone con tutti i Filistei”, a danno della città e delle istituzioni.
Ritengo doveroso agire in questo modo non solo a tutela della mia funzione istituzionale, ma anche nell’interesse dei cittadini tuderti, che hanno diritto a un’amministrazione trasparente, accessibile e rispettosa delle regole.