Oggi, giovedì 10 aprile, la Giunta Proietti presenta in Consiglio Regionale l’emendamento al disegno di legge sulla manovra fiscale decisa per il triennio 2025 – 2027.
Dopo l’annuncio di metà marzo di una stangata da oltre 320 milioni di euro di nuove tasse nel triennio, presso atto del reale deficit del bilancio nella sanità e dopo la contrattazione con sindacati e parti sociali, la Giunta ha ridimensionato di molto la manovra fiscale con un emendamento che appunto dovrà essere approvato questa mattina.
Cosa prevede quindi la nuova manovra? Prevede innanzitutto un gettito fiscale ridotto da 322 a 184 milioni, con una redistribuzione del carico fiscale piuttosto pronunciato verso la classe media. È infatti prevista una esenzione dell’Irpef regionale per i redditi fino a 28mila euro lordi, uno sgravio fiscale individuale di 150 euro all’anno per quelli fino a 50mila e un minore aumento (dal 2026) dell’Irap allo 0,4% invece dello 0,5% previsto nel disegno di legge; eliminato invece il previsto aumento del 10% del bollo auto.
Secondo le proiezioni indicate dalla Regione, per coloro che guadagnano 20mila euro ci sarà un risparmio di 20 euro all’anno; per chi guadagna 25mila euro invece il risparmio sale a 39 euro annui e 51 euro di risparmio per chi guadagna 28mila euro. Chi invece dovrà pagare di più sono i redditi superiori: 196 euro in più per chi guadagna 30mila euro; 385 euro in più per i redditi da 40mila euro e 574 euro in più per i redditi da 50mila euro.
Il gettito previsto è di 52 milioni annui in più per i tre anni dal 2025 al 2027 e di 14 milioni in più all’anno per il 2026 e il 2027.
Queste risorse serviranno quest’anno a coprire per 34 milioni circa, il deficit sanitario, circa 13 milioni per la rateizzazione del fondo di dotazione delle aziende sanitarie e 5 milioni per altre finalità. Per il 2026 e il 2027 quindi i 122 milioni di maggiori introiti da imposte e tasse (66 milioni all’anno) serviranno per coprire la rata del fondo con 26 milioni circa, mentre 35 dovrebbero servire a colmare i minori trasferimenti da parte del governo nazionale. Minori trasferimenti che però dovrebbero servire ad indurre un efficientamento della spesa e non a colmare le minori entrate con ulteriori tasse sui cittadini. Rimangono quindi fuori circa 61 milioni di euro, che serviranno a finanziare altre voci di spesa che non riguardano la sanità.