Condividi su facebook
Condividi su twitter

Per i tuderti si presentano anni duri, con una maggioranza che ha già scavato la trincea e, elmetto in testa, è intenzionata a fare di Todi il baluardo del destrismo, del liberismo (a parole), contro tutti e tutto.

La peculiarità è che in teoria (ed anche in pratica), a Todi il centro-destra è ancora maggioranza e governa ma, all’improvviso, Sindaco in testa, si è messa a fare l’opposizione.
Il Consiglio Comunale del 28 marzo, difatti, ha visto le parti invertirsi su un tema di strettissima attualità: la sanità.

Come annunciato i consiglieri di centro-sinistra, attuale opposizione, hanno presentato un Ordine del Giorno per istituire una Commissione consiliare di studio sullo stato di attuazione dei servizi sanitari nel comprensorio della MVT.

Un atto coraggioso, anche visti gli ultimi sviluppi a livello regionale, in quanto la Commissione avrebbe avuto il compito di monitorare, al livello locale, i livelli di assistenza e l’utilizzo delle risorse; quindi, una sorta di controllo e di verifica delle decisioni prese a livello regionale dalla propria Presidente, ossia Stefania Proietti.

Un atto di coerenza, perché la stessa Commissione era stata chiesta nel 2023, quando alla guida della regione c’era la Tesei; Commissione che all’epoca fu bocciata dal centro-destra per ovvi motivi.

Oggi il risultato è stato lo stesso: il centro-destra ha bocciato la proposta, rinunciando a svolgere quella funzione di controllo e stimolo, che è funzione precipua del Comune.

Una occasione mancata: il centro-destra ha preferito fare polemica anziché condividere una iniziativa di indiscutibile utilità, in quanto la Commissione sarebbe stata una fonte di dati, di conoscenze in ordine ai servizi sanitari erogati sul territorio.

Insomma, un irrinunciabile bagaglio di informazioni necessarie, indispensabili per poter orientare l’azione amministrativa regionale; per poter dialogare con i vertici della Ausl 1; in sintesi, per esercitare le prerogative che sono riconosciute ai Comuni dall’ art.6 della Legge Regionale 11/2015, ossia la partecipazione alla realizzazione degli obiettivi del Servizio sanitario regionale; la tutela dei cittadini nel loro diritto alla promozione ed alla difesa della salute; la facoltà di presentare alle unità sanitarie locali osservazioni e proposte per il miglioramento delle condizioni di erogazione delle prestazioni sanitarie; la facoltà di concordare con la Ausl forme particolari di assistenza sanitaria per integrare i livelli stabiliti dalla Regione.

Non c’è alcuna spiegazione logica al rifiuto di dotarsi di uno strumento del genere, a maggior ragione ora, quando il centro-destra non ha nulla da perdere.

Il dibattito, invece, è stato surreale: le forze di maggioranza non hanno minimamente affrontato il merito della proposta, salvo soffermarsi su aspetti procedurali.

Tutto si è incentrato sulla critica alle recenti decisioni della Giunta Regionale, sulla difesa della Giunta Tesei, sulla confutazione del disavanzo.

In altri termini il centro -destra, Sindaco compreso, hanno agito da opposizione, non ricordandosi che a Todi comandano ancora loro.

È prevalso il partitismo, la difesa della posizione ideologica, l’attacco politico alla nuova maggioranza regionale, tutto ciò dimenticando che siamo cittadini di Todi e quindi, almeno qualche volta, dovremmo anteporre il bene della comunità agli interessi dei partiti o dei vari “gruppi di potere”.

Sono tuonate in aula frasi da “guerra fredda” roba che non si sentiva della caduta del muro di Berlino, con l’opposizione tacciata di essere una banda di “comunisti”, con una critica spietata allo stato sociale (che per qualcuno è sinonimo di socialismo reale o stalinismo!) ed un auspicato ritorno ad una politica liberista (non liberale!) di stampo ottocentesco.

Insomma, una posizione alla Milei, che però contrasta con l’abitudine della destra “nostrana”, Tesei in testa, di abbondare con le spese, senza adeguate coperture.

Certo, per i tuderti si presentano anni duri, con una maggioranza che ha già scavato la trincea e, elmetto in testa, è intenzionata a fare di Todi il baluardo del destrismo, del liberismo (a parole), contro tutti e tutto.

Insomma, un esempio di evoluzionismo darwiniano: ci si adatta per sopravvivere.
Auguri.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter