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Il MoVimento 5 Stelle – Gruppo Territoriale Orvietano Media Valle del Tevere denuncia con fermezza l’ennesimo caso di cattiva gestione delle risorse pubbliche da parte dell’amministrazione Ruggiano.

Il nuovo campo in erba sintetica di Pian di Porto, presentato come un’infrastruttura fondamentale per lo sport giovanile, a pochi mesi dalla sua realizzazione si trova già in condizioni critiche.

In particolare, il manto in erba sintetica, che ha sostituito il precedente campo in terra, mostra vistosi affossamenti che rendono pericoloso il suo utilizzo, vanificando così l’investimento economico sostenuto con i soldi dei contribuenti, poiché i lavori sono stati cofinanziati dal Comune di Todi.

Si tratta di una situazione inaccettabile che solleva interrogativi sulla qualità dei lavori eseguiti e sull’effettiva supervisione dell’Amministrazione comunale durante le fasi di realizzazione.

Ricordiamo che l’annuncio del nuovo campo era stato dato a fine giugno 2024, con la promessa che i lavori sarebbero stati completati entro settembre dello stesso anno.

Tuttavia, il cantiere si è protratto ben oltre i tempi previsti, con la conclusione effettiva delle opere solo a ridosso delle festività natalizie. Questa evidente discrepanza temporale solleva dubbi sul fatto che i lavori siano stati eseguiti in modo affrettato per rispettare scadenze politiche piuttosto che per garantire una struttura solida e sicura nel tempo.

Ancora una volta, assistiamo a un episodio in cui la cattiva amministrazione e la mancanza di un’adeguata pianificazione finiscono per penalizzare i cittadini e, in questo caso, i giovani sportivi che avrebbero dovuto beneficiare di un impianto all’altezza delle aspettative.

Chiediamo con urgenza un intervento dell’Amministrazione comunale per chiarire le responsabilità di questa situazione e per garantire un’immediata risoluzione delle criticità che compromettono la sicurezza del campo.

Il MoVimento 5 Stelle continuerà a vigilare affinché il denaro pubblico venga speso in modo responsabile e nell’interesse della collettività, senza sprechi e inefficienze che ricadono, come sempre, sulle spalle dei cittadini.

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