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Sabato 29 marzo, il giornalista, di recente nominato direttore del Giornale Radio Rai, si parlerà dell'omicidio Ramelli e della stagione dell'intolleranza: in dialogo con l'autore la senatrice Valeria Fedeli
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Nuova tappa a Todi per la serie di incontri che, pur non presentata come tale, si caratterizza per promuovere, di volta in volta, una riflessione sul periodo degli “anni di piombo” o della cosidetta “Notte della Repubblica”. Stavolta, sabato 29 marzo, alle ore 18:00, presso la Sala Affrescata del Palazzo dei Priori, è in programma la presentazione del libro “Il tempo delle chiavi. L’omicidio Ramelli e la stagione dell’intolleranza”, del quale è autore Nicola Rao, attuale Direttore della Comunicazione Rai e di recente nominato direttore del Giornale Radio Rai.
Insieme all’autore, a parlare di quella tragedia ci sarà Valeria Fedeli, senatrice Pd e già Ministra dell’Istruzione, con la moderazione di Umberto Berlenghini, autore e saggista, e l’introduzione di Roberto Donati, ricercatore indipendente.

Fra il 13 marzo e il 29 aprile 1975 a Milano si consuma la tragedia di Sergio Ramelli, che nel luglio successivo avrebbe compiuto 19 anni. Dopo un’agonia durata un mese e mezzo, Ramelli muore a causa di un’aggressione da parte di individui armati di pesanti chiavi inglesi.
Appartenente al Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile missina, Ramelli era entrato nel mirino dei suoi nemici politici per un tema che i suoi insegnanti avevano chiesto di fare alla sua classe; in quello di Ramelli, si leggeva della condanna verso l’assassinio di due iscritti al Movimento Sociale Italiano, avvenuto a Padova nel giugno 1974, da parte delle Brigate Rosse.

Con uno stile avvincente, l’uso di documenti e di autorevoli fonti orali, nel suo “Il tempo delle chiavi” Nicola Rao ricostruisce uno degli episodi più emblematici della lotta politica che ha caratterizzato i nostri anni ’70, contraddistinta da campagne di emarginazione, di persecuzione, di odio ideologico, che non di rado sfociavano nella violenza e nell’omicidio. Come nel caso di Ramelli.

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