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Come Partito Democratico stiamo denunciando, ormai, da settimane il totale disorientamento in cui è sprofondata  – pur non avendo mai brillato per lungimiranza e visione di lungo periodo – la giunta Ruggiano, specie dopo le elezioni regionali dello scorso novembre con il clamoroso fiasco elettorale del primo cittadino, solo sesto tra le preferenze raccolte nella lista di Forza Italia.

Un vero e proprio caos, sia politico che amministrativo, emerso in modo esemplare nella doppia seduta consiliare del 13 e del 14 Febbraio (in prima e in seconda convocazione), con la maggioranza che è letteralmente collassata durante la votazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno, cioè il riconoscimento del debito fuori bilancio per spese di lite derivanti dalla sentenza n. 752/2024 del Tribunale di Spoleto, che ha visto il Comune di Todi soccombere in giudizio nei confronti di Sipa S.p.A.

Per di più, gli stessi vertici della macchina amministrativa comunale, durante la preliminare seduta della commissione consiliare preposta, hanno denunciato una manipolazione del fascicolo ed asserito la possibile sparizione delle carte in esso contenute. Fatti di una gravità inaudita che potrebbero configurare una serie di reati che vanno dall’omissione di atti d’ufficio alla violazione della pubblica custodia di cose!

A fronte di una documentazione incompleta, di una trasparenza più che scarsa e di una catena di responsabilità non ancora accertata, i consiglieri comunali di opposizione hanno chiesto il rinvio del punto, fornendo alla maggioranza una via di uscita onorevole. La destra, però, incapace di tessere qualsivoglia dialogo e totalmente succube del primo cittadino, ha voluto procedere lo stesso alla votazione, costringendo i consiglieri di minoranza a votare in modo sfavorevole e a cassare, vista l’assenza di un consigliere di Forza Italia, il punto all’ordine del giorno.

La maggioranza uscita dalla urne nel 2022, già claudicante dopo pochi mesi con la perdita di due consiglieri, esiste ancora? Cosa pensano le forze di maggioranza – ed in particolare Forza Italia – dell’operato del primo cittadino? Il sindaco Ruggiano, che dovrebbe sovraintendere al buon funzionamento degli uffici comunali, dopo la vicenda Ranchicchio e quest’ultima della sparizione delle carte, è in grado di guidare la macchina amministrativa del Comune di Todi?

Domande che attendono una risposta chiara ed una assunzione di responsabilità davanti ai cittadini tuderti, che non meritano una giunta comunale agonizzante e non in grado di garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione per i due anni e mezzo che ancora ci separano dalle elezioni del 2027.

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