Nella tradizione contadina umbra queste sono le settimane della mattatura e spezzatura del maiale, un’operazione in passato particolarmente diffusa nelle campagne tuderti e che rivestiva una grande importanza poichè permetteva di poter conservare e mangiare carne per un anno intero.
Animelle, fegatelli, sanguinacci e puntarelle erano i prodotti consumati al momento ma poi c’era appunto tutta la produzione dell’arte norcina: salsicce, mazzafegate, coppa, capocolli, guanciale, lonza e spalletta, fino a sua maestà il prosciutto.
Custodi di queste antiche usanze, i gestori dell’agriturismo “Il Merollo” di Pesciano di Todi ripropongono anche quest’anno, domenica 2 febbraio, una rievocazione del rito della spezzatura del maiale a cui farà seguito un festoso pranzo con specialità suine, come avveniva per l’occasione nelle case contadine.
L’attività pratico-laboratoriale, accompagnata da spiegazioni sulle scelte dei tagli e sull’utilizzo e conservazione delle diverse parti, sarà seguita da un menu tutto a base di carne di maiale preparate con le ricette di una volta: schiacciata con sfriccioli/ciccioli, uova strapazzate con rifili e ventresca, bruschetta con salvia e barbazza, tagliatelle al ragù di ossi e cotiche, padellaccia con fave e animelle, fegatelli con la ratta, salsicce, insalata di misticanza, sanguinaccio e zuppa inglese, il tutto accompagnato da una selezione di vini della cantina Le Cimate (info: 3345023378).
“L’obiettivo – spiega Carlo Rossi, promosso norcino per l’occasione – vuole proseguire la strada che abbiamo intrapreso fin dall’inizio, quella di mettere al centro alcuni prodotti e tradizioni, con un approccio cultural-conviviale al quale non resta estranea una declinazione a volte anche un po’ goliardica. Vogliamo dare continuità ad un rito attraverso il quale riuscire a fare bene insieme gli amici-clienti”.
L’iniziativa apre il calendario 2025 che, con frequenza mensile, vedrà il ristoro di campagna “Il Merollo” sede di altri pranzi e cene a tema accompagnati dalla presenza di esperti che illustreranno di volta in volta il riconoscimento e le proprietà delle erbe, le tecniche di preparazione dei formaggi e la riscoperta di produzioni particolari o di antiche ricette locali.