Un presidio partecipato quello che il 12 dicembre ha visto riempirsi piazza Capranica a Roma di assessore e assessori alla casa di tutta Italia. La richiesta è semplice: il Governo inizi a discutere la proposta in cinque punti per un Piano Casa nazionale e affronti in modo complessivo l’enorme emergenza abitativa del nostro Paese. In Italia – osservano gli amministratori – dove circa l’80% delle famiglie è proprietario di casa, per anni si è trascurata la necessità di politiche strutturali per l’abitazione, determinando un grave impoverimento delle risorse destinate all’edilizia residenziale pubblica.
Il Comune di Marsciano aderisce convintamente alla proposta degli amministratori che si articola in cinque punti: legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale, assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati, rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione e Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli, legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche, misura nazionale per l’emergenza abitativa e le persone senza dimora.
“Il diritto all’abitare – spiega l’assessora Chiara Tomassoni – è uno di quelli basilari per garantire la dignità della vita umana ampiamente riconosciuto e tutelato dalla legislazione internazionale, basti pensare all’art. 31 della Carta Sociale Europea che riconosce che tutte le persone hanno diritto all’abitazione. Per questo affrontare l’emergenza abitativa che colpisce il nostro Paese deve essere una priorità politica ineludibile. Con il presidio del 12 dicembre a Roma, e il manifesto al quale abbiamo aderito, vogliamo portare questo argomento nel dibattito pubblico. Nel nostro comune sono più di 60 le richieste di alloggi popolari che, pur volendo, non riusciamo a soddisfare per carenza di immobili destinati. Aggiungo che le richieste di alloggi per soggetti fragili sono sempre più in aumento, segno palese di una situazione economico-sociale sempre più grave. La politica non può abdicare davanti a questa emergenza, è necessario invertire la rotta e affrontare il problema nella sua complessità con strategie che possano designare Città per tutti e tutte, luoghi, insomma, dove tutti possano sentirsi a casa”.