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Un assessore dell’attuale giunta comunale ha un debito nei confronti dell’Ente stesso. Sulla vicenda è calato il silenzio dell’Amministrazione comunale, ma  è doveroso andare a fondo per una questione di correttezza nei confronti dei cittadini. 

Durante la seduta della Commissione vigilanza e controllo di cui sono Presidente, abbiamo cercato di approfondire un tema ben noto all’Amministrazione (ma sconosciuto finora ai cittadini), che continua ad avere contorni poco chiari. Nonostante le nostre richieste presentate formalmente, e nonostante svariate sedute della IV Commissione, non siamo ancora riusciti a ottenere i dati definitivi per fare chiarezza su una questione delicata, che è stata anche oggetto di un odg da me presentato e che la sinistra ha deciso di discutere a porte chiuse.

Un assessore della giunta Moretti ha un debito di qualche migliaio di euro nei confronti dell’Ente, risalente a qualche anno fa e che è stato fatto prescrivere: la cifra non si può più recuperare forzosamente, ma si può contare solo sullo spontaneo adempimento del diretto interessato. Il sindaco Moretti ci aveva rassicurato, sostenendo che la vicenda ben nota era stata valutata e si era ritenuta fosse priva di fondamento: il soggetto poteva svolgere il ruolo di assessore senza alcun pregiudizio. Ci troviamo invece di fronte a una questione di inopportunità politica: può un assessore che ha un debito se pur prescritto (e di cui vorremmo conoscere l’entità esatta) verso l’amministrazione ricoprire un ruolo del genere?

Ci domandiamo anche se i cittadini di Marsciano che hanno, per vario titolo, un debito nei confronti dell’ente vengano trattati alla stessa maniera. Andremo a fondo della vicenda finché non ci verranno fornite le risposte opportune.

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