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Primo appuntamento sabato 30 novembre con l'archeologo Filippo Coarelli, poi la quattro giorni di festival, dal 20 al 23 marzo 2025, con lezioni dei più importanti studiosi del mondo italico, greco e romano, serate a teatro e una Fiera del Libro
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Sabato 30 novembre, alle ore 17.00, presso laSala del Consiglio di Palazzo del Capitano a Todi, Umbria Antica, in collaborazione con il Comune di Todi, ospiterà Filippo Coarelli, uno dei più grandi esperti di archeologia e storia antica, con una lezione dal titolo “La romanizzazione dell’Umbria”.

L’incontro sarà anche l’occasione per annunciare il ritorno del Umbria Antica Festival a Todi dal 20 al 23 marzo 2025: quattro giorni dedicati alla storia, all’archeologia e alla letteratura antica, con lezioni dei più importanti studiosi del mondo italico, greco e romano, serate a teatro e una prestigiosa Fiera del Libro.

Tornano all’appuntamento di sabato 30 novembre, il tema, ovvero il processo di romanizzazione dell’Umbria, rappresenta una fase cruciale nella storia antica della regione, segnando la progressiva integrazione delle popolazioni locali nell’orbita culturale, politica ed economica di Roma. Questo fenomeno, che si sviluppò a partire dal IV secolo a.C., portò a trasformazioni profonde sia sul piano materiale che su quello sociale, incidendo sul tessuto urbano, sulle istituzioni locali e sulle pratiche culturali.

La lezione del professor Filippo Coarelli esplorerà le principali dinamiche di questo processo, soffermandosi sull’impatto delle colonie latine, sul ruolo delle vie di comunicazione – come la Via Flaminia – e sull’evoluzione delle città umbre in centri romanizzati. Attraverso un’analisi delle evidenze archeologiche e delle fonti storiche, verrà illustrato come l’Umbria non fu soltanto una terra conquistata, ma anche uno spazio di dialogo e di sintesi culturale tra Roma e le sue genti.

Un’occasione per comprendere come l’identità umbra si sia ridefinita nell’incontro con la civiltà romana, lasciando un’eredità ancora visibile nel paesaggio culturale della regione.

Archeologo, già docente di Storia romana e di Antichità greche e romane all’Università di Perugia, Filippo Coarelli riunisce competenze di storico e archeologo. La sua fama scientifica è legata soprattutto agli studi storico-topografici sul Foro Romano, sul Foro Boario e sul Campo Marzio. Un gruppo di suoi saggi centrati sul problema del rapporto fra arte e ideologia nella Roma repubblicana è raccolto nel volume “Revixit ars” (1996). Notevole anche la sua attività sul campo, con l’importante scavo di Fregellae, centro di particolare interesse per il periodo repubblicano in quanto distrutto nel 125 a.C.

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