E’ pubblicato sul sito Internet di AURI (Autorità Umbra Rifiuti e Idrico) – e quindi accessibile a tutti all’indirizzo https://www.auriumbria.it/novita/progettazione-realizzazione-e-gestione-dellimpianto-di-trattamento-e-recupero-energetico/ – il verbale della giornata informativa aperta agli operatori economici potenziamente interessati alla realizzazione e gestione dell’impianto di trattamento e recupero energetico previsto dal piano regionale di gestione integrata dei rifiuti della regione Umbria. In altre parole il termovalorizzare.
Oggetto quindi di una sorta di FAQ pubblica, con domande e risposte sull’avviso volto a svolgere un’indagine esplorativa.
Nessuna “gara” come da più parti impropriamente detto, dunque, almeno non ancora, ma solo una consultazione.
Lo si specifica al punto 13 del verbale con la quale si precisa che “con l’avviso non è indetta alcuna procedura di affidamento” e, al punto 14, che “l’avviso non costituisce proposta contrattuale e non vincola in alcun modo AURI a proseguire con le successive fasi procedurali”.
Alla giornata informativa, alla quale hanno richiesto di partecipare 12 operatori, hanno preso parte il nuovo presidente di AURI Andrea Sisti, dirigenti della Regione e dell’Autorità, i tre consulenti esperti nominati a supporto della procedura.
Il Presidente di AURI, Andrea Sisti, ha richiamato il procedimento di approvazione del PRGIR ed evidenziato “l’importanza di costruire un percorso partecipato e informato, coinvolgendo i potenziali gestori e i territori”.
Il RUP ha fornito quindi alcune precisazioni preliminari sulla tipologia di impianto, sui flussi di rifiuti pianificati a livello regionale e sulla normativa di regolazione applicabile.
Sei le richieste di chiarimento avanzate dagli operatori su aspetti normativi e tecnici, esaurite le quali hanno concluso la giornata il presidente di AURI Andrea Sisti e il RUP Giuseppe Rossi ricordando “gli obiettivi di partecipazione e trasparenza del procedimento conseguiti con la giornata informativa”.
Nessun riferimento alla localizzazione del termovalorizzatore, salvo il chiarimento che l’area oggetto di intervento debba essere nella disponibilità diretta del promotore, o comunque oggetto di accordo formale che ne garantisca la messa a disposizione del soggetto vincitore della futura gara.
In sintesi. Nessuna gara indetta o avviata. Nessuna scelta precostituita del sito per la costruzione del termovalorizzatore.
Chi vuole anticipare i tempi e predire il luogo, senza alimentare la caccia alle streghe (si legge da mesi addirittura dell’avvenuto avvio del lavori), può indagare sull’acquisizione della disponibilità di aree da parte degli operatori interessati, che porterebbe, secondo alcune indiscrezioni, fuori dalla media valle del Tevere.
Altra cosa era, è e resta, ovviamente, il dibattito, legittimo e aperto da decenni, sulla modalità per la chiusura del ciclo dei rifiuti.
Nella foto la discarica di Pietramelina a Perugia.