“In questi due mesi e mezzo – fanno sapere i giovani dell’associazione – tante sono state le iniziative promosse ed ospitate, tutte in linea con quanto previsto dall’avviso pubblico, ovvero di favorire la promozione del territorio nel senso più ampio del termine: dalle espressioni socio-culturali alle produzioni eno-gastronomiche, con un’apertura totale alle collaborazioni con altri soggetti, sollecitate anche tramite una call per raccogliere manifestazioni di interesse. Tra queste l’Amati Festival, Todi Terra di Vini, Calici di Stelle, a breve Suoni dal Legno, Todi Festival, See You Sun”.
“Ad oggi – prosegue la nota – abbiamo ricevuto soltanto apprezzamenti e ringraziamenti, sia da chi è stato coinvolto direttamente, sia dalla comunità cittadina. In questi giorni abbiamo letto una lettera aperta sottoscritta da cinque persone che hanno lamentato disagi legati all’attività della terrazza, disagi che finora nessun altro della zona ci aveva manifestato. Come gestori della Terrace Experience ci siamo impegnati fin dal primo momento a mantenere un dialogo costruttivo con la comunità locale e a trovare soluzioni che rispettino le esigenze di tutti”.
L’associazione ci tiene inoltre a “sottolineare che la terrazza è sempre stata in regola con le autorizzazioni acustiche concesse, che prevedono la diffusione musicale fino a mezzanotte, con rari casi di deroga oltre quell’orario. La terrazza non è una discoteca all’aperto e non vi è alcun far west di giovani. Al contrario, ci impegniamo a offrire un luogo di sano divertimento e di aggregazione non solo per i turisti ma soprattutto per le nuove generazioni di tuderti, con un’età media dei componenti del nostro staff che non supera i 25 anni. In questo modo, contribuiamo a far vivere ai giovani esperienze di cultura e sano divertimento nella loro città”.
In relazione ad una lamentela diffusa a mezzo stampa nei giorni scorsi, la gestione di Terrace Experience scrive: “Crediamo che sia giunto il momento di smetterla di accusare i giovani di qualsiasi colpa, perché così facendo, li allontaneremo definitivamente dalla vita cittadina. Al contrario, dobbiamo metterci nell’ottica che, se Todi vuole superare con successo le sfide del presente, deve diventare anche una “Città per Giovani” e per farlo, si passa anche da esperienze come quelle alla Terrazza del Nido dell’Aquila, dalla quale stanno nascendo nuove opportunità”.