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Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Todi, in linea con la mobilitazione – iniziata, peraltro, a Perugia, città scelta dalla Segretaria Schlein come prima tappa dell’estate militante che la porterà in tutta Italia – messa in atto dal nostro partito a tutti i livelli territoriali contro la legge Calderoli sull’autonomia differenziata, ha depositato una mozione, da discutere e votare nella massima assise comunale, che impegna il Consiglio Comunale di Todi a battersi contro questo atto legislativo sciagurato che mina l’assetto unitario del nostro Stato.

Come Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Todi respingiamo in modo radicale l’idea delle destre di costruire un altro modello di Stato e di società, con una nuova ripartizione di competenze tra Stato e Regioni che terremota lo Stato sociale e il Sistema Sanitario Nazionale, producendo una divaricazione tra territori e tra Nord e Sud del Paese che uno dei massimi esperti del settore, l’economista Gianfranco Viesti, ha definito “la secessione dei ricchi”.

Al di là della battaglia presso le istituzioni comunali, la mobilitazione contro l’autonomia differenziata vede già schierato con forza il Partito Democratico di Todi, che si sta impegnando sia per raccolta firme al fine di addivenire a referendum abrogativo che per valorizzare il neocostituito comitato cittadino contro la Legge Calderoli, organismo largo e plurale che raccoglie le istanze non solo dei partiti, ma di tutte le associazioni, le forze sindacali e i corpi intermedi che hanno manifestato contrarietà a detta legge.

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