Condividi su facebook
Condividi su twitter
La Regione Umbria investirà 31,2 milioni di euro nell'ambito del programma regionale FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2021-2027
fotovoltaico rinnovabili

La Regione Umbria investe 31,2 milioni di euro per sostenere la transizione energetica e l’economia circolare, con l’obiettivo di attestare sempre più l’Umbria come modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. Dettagli, modalità e benefici attesi da tre nuove azioni comunitarie messe in atto, previste dal Programma regionale FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2021-2027 per imprimere ulteriore slancio all’efficientamento energetico e all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo su edifici pubblici e predisporre un programma di interesse regionale per la gestione integrata dei rifiuti, sono stati illustrati a Palazzo Donini.

Con l’Azione 2.1.2 “Sostegno all’efficientamento energetico negli edifici, strutture e impianti pubblici (compresa l’edilizia residenziale)” sono stati finanziati 19 interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici – in prevalenza scuole, municipi, palazzetti dello sport – compresi nella graduatoria di quelli immediatamente cantierabili ammissibili a finanziamento, per un ammontare di 8,875 milioni di euro, 2 milioni dei quali di risorse regionali; a carico dei beneficiari prevista una partecipazione finanziaria del 18% del contributo. Gli interventi, che interessano il sistema edificio – impianto, riguardano principalmente l’isolamento termico dell’involucro edilizio (es. cappotto termico, sostituzione infissi, schermature solari, isolamento coperture), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, l’installazione di impianti solari termici e/o fotovoltaici.

Con l’Azione 2.2.2 “Sostegno pubblico alle energie rinnovabili”, la Giunta regionale ha disposto l’attivazione di un bando per il finanziamento di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo realizzati su edifici pubblici a uso pubblico (anche a sostegno delle Comunità Energetiche Rinnovabili) che sarà pubblicato domani, mercoledì 24 luglio, sul BUR (Bollettino Ufficiale della Regione). Un sostegno all’introduzione di energie rinnovabili attraverso incentivi rivolti alla Pubblica Amministrazione (amministrazioni comunali e provinciali, Ater-Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile solare, garantendo la corretta integrazione con l’ambiente e che costituiscano un’occasione di sviluppo per le comunità che vivono nei territori più svantaggiati. La dotazione complessiva è di 8,825 milioni di euro quali risorse comunitarie, con partecipazione finanziaria del 18% a carico dei beneficiari.

Relativamente all’attuazione dell’Azione 2.6.2 “Sostegno all’economia circolare pubblica”, con una dotazione di 13,5 milioni di euro, la Giunta regionale ha approvato i criteri di valutazione tecnico-economica per la predisposizione di un Programma di interesse regionale, con modalità di individuazione diretta a regia regionale, previa rilevazione del parco progetti e/o delle proposte di investimento attivabili che effettuerà l’Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico (AURI) e che è già in corso.

Sono previste due distinte tipologie di interventi ammissibili, quali:
– realizzazione e potenziamento di infrastrutture pubbliche per la gestione, raccolta, riuso e riciclo di rifiuti e scarti da lavorazione nonché di impianti dedicati all’ottimizzazione della raccolta differenziata sia in termini qualitativi, per il recupero delle materie seconde, che quantitativi, per la riduzione dei conferimenti in discarica;
– ammodernamento, riconversione e realizzazione di impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti urbani, prediligendo quelli che convertano nella misura non inferiore al 50%, in peso, dei rifiuti non pericolosi sottoposti a raccolta differenziata in materie prime secondarie. Particolare attenzione deve essere dedicata agli investimenti volti al trattamento e recupero della carta, dei tessili e delle materie plastiche. Verranno individuati gli interventi che garantiranno un significativo incremento della percentuale di recupero, rispetto allo stato attuale, mediante sistemi tecnologici che consentono la selezione e il raggruppamento per materiali omogenei (plastiche poliolefiniche, PET, carta, cartone, tessili per materia e così via).

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter