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L’Umbria è stata la regione più premiata con 5 birrifici, al secondo posto la Campania con 4 e quindi il Lazio con 3 aziende produttrici
Premio Cerevisia, un momento della proclamazione dei birrifici vincitori. Parla il sindaco di Deruta, Michele Toniaccini

Questa mattina, venerdì 14 giugno, sono intervenuti alla cerimonia di proclamazione dei birrifici vincitori di “Cerevisia 2024”, nella Sala consiliare del Comune di Deruta, il Sindaco Michele Toniaccini; Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e Presidente del BaNaB, Banco Nazionale d’Assaggio delle Birre; Paolo Fantozzi, Vicepresidente del BaNaB; Ombretta Marconi, Direttrice del CERB, Centro di Ricerca per l’eccellenza della Birra dell’Università degli studi di Perugia; la dottoressa Angela Terenzi per la Regione Umbria. Il Presidente Mencaroni ha portato anche i saluti di Alfredo Pratolongo e Andrea Bagnolini, rispettivamente Presidente e Direttore di Assobirra, purtroppo impossibilitati a partecipare.

Il “Premio Cerevisia”, Concorso di assoluto rilievo nazionale, è stato istituito dal BaNAB – Banco Nazionale di Assaggio delle Birre – comitato nato il 30 aprile del 2013 per volontà della Camera di Commercio di Perugia oggi Camera di Commercio dell’Umbria, della Regione Umbria, del CERB,  Centro di Ricerca per l’ Eccellenza della Birra dell’Università degli Studi di Perugia, del Comune di Deruta e di AssoBirra, Associazione dei Birrai e dei Maltatori. Il Premio gode del patrocinio del Ministero dell’agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste e di Aitbm, l’associazione Italiana dei Tecnici della birra e del malto che anche quest’anno ha messo a disposizione i propri esperti per prendere parte in veste di panelisti agli assaggi delle birre a concorso.

Senza dubbio i birrifici artigianali, che producono birre di qualità secondo metodi di lavorazione artigianale, rappresentano un’eccellenza nel mondo birrario nazionale. 

Il Premio Cerevisia nasceva undici anni fa proprio per sostenere  questo fenomeno, specie giovanile,  affiancarlo nella sua crescita, assecondarlo nei  percorsi di produzione  ispirati alla qualità,  in cui si fonde  la tradizione brassicola italiana,  con l’innovazione. 

Alla fase finale del Premio quest’anno sono stati ammesse 140 birre, provenienti da diverse regioni italiane, che si sono contese varie tipologie di premi: dal premio Eccellenza (per la birra che fra tutte ha ottenuto il punteggio più alto) ai premi per le prima classificata per aree geografiche (Nord, Centro, Sud ed Isole), dai premi in base agli stili, al premio speciale per il design più accattivante. 

A livello di regioni  il posto più alto del podio spetta all’Umbria, con 5 birrifici premiati, seguita dalla Campania con 4, quindi Veneto e Lazio con 3. Segue il Piemonte  e l’Emilia Romagna con 2 e con 1 Trentino Alto Adige, Marche, BasilicataFriuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Nella Conferenza Stampa di questa mattina  a Deruta sono stati svelati solo i nomi dei birrifici vincitori, che volutamente non sono stati associati ai singoli premi, mantenendo così la suspense in attesa della Premiazione ufficiale, che si terrà a Perugia giovedì 20 giugno alle ore 11, presso il Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria.

Il Premio Cerevisia si distingue dalle altre iniziative di settore per la sua valenza scientifica, che ne garantisce il percorso valutativo di selezione (valutazione merceologica delle birre condotta presso il CERB e consegna dei certificati di analisi alle aziende), per la competenza della Giuria Nazionale di degustazione, nonché, di rilievo, per la sua matrice di carattere istituzionale che garantisce trasparenza e linearità nei procedimenti. A salvaguardia del prestigio delle aziende, non viene reso noto al pubblico il nome dei partecipanti ma esclusivamente quello delle aziende vincitrici. 

Dopo l’inevitabile flessione registrata nel biennio 2020-2021, segnali di ripresa per il settore sono arrivari nel nel 2022, con un netto incremento di microbirrifici e brew pub con dati che a livello nazionale hanno sfiorato le mille imprese migliorando nettamente i numeri pre-covid (dieci anni fa, nel 2014, i microbirrifici erano 585).Senza dubbio queste nuove realtà d’impresa, che producono birre di eccellenza secondo metodi di lavorazione artigianale, rappresentano un’eccellenza nel mondo birrario nazionale. 

Nel 2024 risultano iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio dell’Umbria 25 birrifici, di cui 14 con specifica attività prevalente (secondarie: Beer Firm – assenza di impianto di produzione -, società agricole, cantine e simili). La Regione Umbria, con una legge di ottobre 2023, ha poi previsto una serie di misure per la valorizzazione della birra artigianale, nel cui programma di iniziative si inserisce anche la Camera di Commercio dell’Umbria, proseguendo così nella propria ormai consolidata e connaturata attività di intraprendere percorsi promozionali che abbracciano i prodotti più significativi del territorio.

Di rilievo la presenza del fenomeno giovanile: il Premio Cerevisia nasce prevalentemente per sostenere questo fenomeno, affiancarlo nella sua crescita, assecondarlo nei percorsi di produzione ispirati alla qualità, in cui si fondano la tradizione brassicola italiana, con l’innovazione. La birra è dunque una ricchezza per il tessuto economico italiano e per l’industria agroalimentare e pertanto va supportata e valorizzata affinché possa crescere.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e Presidente del BaNaB:  Anche quest’anno il Premio Cerevisia non popteva avere numeri migliori: partecipazioni di birrifici da 16 regioni, 140 le birre ammesse alla fase finale, qualità in miglioramento di anno in anno, grande ripresa post-covid con il numero dei birrifici artigianali italiani che oggi sfiora le mille unità. Numeri impensabili solo 10 anni fa, quando in Italia i birrifici che producevano birra artigianale erano solo qualche decina. E poi un impatto crescente sulle coltivazioni, si pensi solo al fatto che, pur essendo ancora limitata, la coltivazione del luppolo è in crescita proprio per la produzione di birra e in alcune regioni, come l’Umbria, si sta generando un vera filiera del luppolo. Il perché del consolidamento del Premio Cerevisia è riassumibile in tre pensieri: chiara matrice istituzionale, che ne garantisce serietà, trasparenza e processi super partes; valenza scientifica, percorso valutativo di selezione mediante esame chimico fisico condotto dal Cerb; competenza di una giuria nazionale di degustazione. Di rilievo, inoltre, la presenza del fenomeno giovanile. Mi si lasci poi esprimere la soddisfazione, nel decennale del Premio Cerevisia, di vedere come l’Umbria questa volta conquisti il podio più alto con cinquei vincitori, a dimostrazione di una qualità cresciuta di anno in anno. Se pensiamo come l’Umbria era dieci anni in termini di birrifici artigianali, il risultato di questa edizione ha dell’incredibile”.

Sindaco di Deruta Michele Toniaccini e Consigliere delegato Giacomo Latterini: Deruta torna a essere al centro di importanti eventi, a carattere nazionale, come il prestigioso Premio Cerevisia che valorizza una pluralità di eccellenze. Tante le etichette che hanno partecipato anche quest’anno all’evento, segno che la manifestazione è attrattiva, ha conquistato un appeal nazionale e che, soprattutto, restituisce i suoi frutti. In questa pluralità di etichette in gara c’è la narrazione di una storia, quella dell’ingegno di un produttore che si è messo in gioco per fare birra di qualità, di una terra in cui produrre birra di qualità, di un luogo che accompagna questa produzione e ne è parte integrante. Un’etichetta che, con i suoi colori, con le sue scritte racchiude il brand di una intera regione. Deruta accoglie tutti voi con rinnovato entusiasmo e con l’augurio che ogni birrificio possa continuare a tenere alto in nome del nostro Paese nel mondo e che Deruta possa accompagnare questo successo”.

Ombretta Marconi, Direttrice del CERB, Centro di Ricerca per l’eccellenza della Birra, dell’Università degli studi di Perugia: “Anche quest’anno abbiamo partecipato con convinzione al Premio Cerevisia per quanto riguarda la valutazione merceologica e qualitativa. Un settore, quello della birra artigianale, doce c’è una notevole effervescenza e che sa esprimere grande qualità, come testimonia il livello del prodotto realizzati dai birrifici che sono stati premiati. Un settore che già ha una rilevanza per lo sviluppo non solo economico, ma anche sociale del territorio e che, ne sono certa, è destinato ad aumentare tale rilevanza anche in modo significativo”.

Paolo Fantozzi, Università degli Studi di Perugia, Vicepresidente del BaNaB: “Il Premio Cerevisia ha caratteristiche uniche in Italia. Si pensi che è l’unico Premio che, nell’ammissione delle birre partecipanti, considera anche elementi come la corrispondenza dell’etichettatura alla normativa e così via. Un Premio, quindi, in cui la qualità delle birre ammesse alla fase finale è garantita al 100% da ogni punto di vista”.

Angela Terenzi (Regione Umbria): La Regione Umbria sostiene convintamente il Premio Cerevisia come leva di qualificazione del mondo della birra artigianale, il cui mercato è in crescita e che ha potenzialità di generare filiere, come in Umbria quella del luppolo. Un segmento importante che l’Assessore Roberto Morroni segue con grande attenzione, avendone colto le notevoli potenzialità”.

I Birrifici vincitori (in ordine alfabetico)

Nome del birrificio/Beer Firm, comune della sede operativa, regione

AUT AUT  – GROTTE DI CASTRO (VITERBO), LAZIO

BEHA BREWING COMPANY – RIMINI, EMILIA ROMAGNA

BIRRA AMARCORD – RIMINI, EMILIA ROMAGNA

BIRRALFINA – ORVIETO, UMBRIA

BIRRIFICIO 61CENTO – PESARO, MARCHE

BIRRIFICIO 79 – MATERA, BASILICATA

BIRRIFICIO AGRICOLO BALADIN  – PIOZZO  (CUNEO), PIEMONTE

BIRRIFICIO ARTIGIANALE NAPOLETANO – NAPOLI, CAMPANIA

BIRRIFICIO FLEA – GUALDO TADINO (PERUGIA), UMBRIA

BIRRIFICIO GLADIUM – ZAGARISE (CATANZARO), CALABRIA

BIRRIFICIO KARMA – ALIFE (CASERTA), CAMPANIA

BIRRIFICIO MONTECASSINO CASSINO (FROSINONE), LAZIO

BIRRIFICIO VAL RENDENA PINZOLO  (TRENTO), TRENTINO  A. A. 

BOSCO FAGARÈ –  LARU CORNUDA (TREVISO), VENETO

BRUNO RIBADI CATANIA, SICILIA

CENTOLITRI BASCHI (TERNI), UMBRIA

FABBRICA DELLA BIRRA PERUGIA – TORGIANO (PERUGIA), UMBRIA

FOGLIE D’ERBA FORNI DI SOPRA (UDINE), FRIULI V.G.

LA CURTENSE PASSIRANO (BRESCIA), LOMBARDIA

MASTRI BIRRAI UMBRI GUALDO CATTANEO (PERUGIA), UMBRIA

MICROBIRRIFICIO ARTIGIANALE INCANTO – CASALNUOVO DI NAPOLI,CAMPANIA

MICROBIRRIFICIO CASA VECCIA – IVAN BORSATO BIRRAIO POVEGLIANO – TREVISO, VENETO

OXIANA POMEZIA – ROMA, LAZIO

REBEERS FOGGIA, PUGLIA

SERROCROCE BIRRIFICIO AGRICOLO MONTEVERDE (AVELLINO), CAMPANIA

SORALAMÀ  – VAIE (TORINO), PIEMONTE

THERESIANER BIRRA ITALIANA 1766 – NERVESA DELLA BATTAGLIA (TREVISO), VENETO

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