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Il voto che i perugini saranno chiamare ad esprimere domenica 23 e lunedì 24, sarà decisivo per il futuro di Perugia, non solo da un punto di vista politico ma anche sociale e culturale.

Come cattolici impegnati in politica da molti anni, siamo molto preoccupati per quello che la Ferdinandi ha scritto nel suo programma e, non dubitiamo, che se lo ha scritto lo farà sicuramente. In particolare a pag. 60 la candidata dell’estrema sinistra scrive: “registrare tutti i figli nati da realtà diverse (utero in affitto) applicando le leggi europee, non quelle italiane. Sostenere e promuovere campagne di sensibilizzazione (con Omphalos) sul pluralismo delle realtà familiari in tutte le scuole comunali (cioè asili nido e scuole di infanzia) con particolare riferimento ai genitori LGBTQIA+, anche se non ancora giuridicamente riconosciuti, le iniziative a carico del Comune saranno di aggiornamento e formazione, rivolte a docenti, genitori, studenti (bambini). Rafforzare i consultori pubblici nella capacità di sostegno ai percorsi di affermazione e transizione di genere.”

È anche già stato annunciato che il prossimo assessorato al sociale sarà direttamente affidato ad Omphalos.
Ci chiediamo se i cattolici liberali (non solo quelli impegnati in politica), che affondano le loro radici nella dottrina sociale della Chiesa, vorranno sostenere al ballottaggio la Ferdinandi e le sue ideologie contro la famiglia e le nuove generazioni.

Siamo certi che non lo faranno. Da ultimo abbiamo letto di alcune fake sui social (provenienti ovviamente da sinistra) relative al fatto che l’UDC sosterrebbe la Ferdinandi solo perché un candidato deluso dal suo risultato personale ha esternato malamente la sua delusione. Si vince e si perde tutti insieme, soprattutto cercheremo di far vincere Margherita che vuole una città unità e con un futuro e non chi vuole dividere, come la Ferdinandi, per solo spirito di rivalsa delle sconfitte passate. Vincerà la famiglia, ne siamo certi.

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