L’Umbria rappresenta una regione all’avanguardia in Italia nella cura dei disturbi del comportamento alimentare, grazie soprattutto ad un centro di eccellenza importante, la residenza Palazzo Francisci a Todi, che ogni anno accoglie decine e decine di persone da tutto il territorio nazionale sostenendo il loro percorso, e quello delle rispettive famiglie, nell’affrontare il cammino verso la guarigione.
Il Centro rappresenta un esempio quasi unico a livello di personalizzazione delle cure e come una delle strutture più accreditate. Di sicuro è stata la prima struttura pubblica completamente dedicata al trattamento dei DCA aperta nel nostro Paese, rappresentando la matrice che ha poi portato alla nascita di servizi dedicati alla cura dei disturbi del comportamento alimentare in altre regioni italiane ed avviando, in quanto buona pratica innovativa, collaborazioni con importanti centri di studi internazionali.
Palazzo Francisci è stato aperto a Todi nel maggio 2023. In Italia stava esplodendo una vera e propria epidemia, che si sarebbe poi allargata a macchia d’olio arrivando a toccare gli oltre 3 milioni di cittadini, per lo più giovani e giovanissimi, affetti da anoressia e bulimia. Un numero che è aumentato del 30% dopo la pandemia, soprattutto nella fascia preadolescenziale. Solo nella nostra regione si stima in 20 mila il numero delle persone con patologie alimentari.
L’Umbria ha costruito dal 2003 una rete di eccellenza radicata nel territorio che si compone di 4 strutture: due a Todi, Palazzo Francisci e Nido della Rondine, dedicate a trattamento di Anoressia e Bulimia in età evolutiva ed adulta; il Centro DAI di Città della Pieve, dedicato al trattamento dell’Obesità e del Disturbo, istituito nel 2010; il Centro DCA Ambulatoriale di Umbertide dedicato ai Disturbi selettivi dell’alimentazione, disfagie e anoressie precoci aperto nel 2013.
Dal 2003 sono stati accolti nella Rete DCA della Usl 1 dell’Umbria più di 8.000 pazienti, con un progressivo abbassamento dell’età e un aggravamento dei quadri clinici.
Dall’esperienza umbra sono sorte, sotto la supervisione degli operatori esperti, altre strutture in tutto il territorio italiano che seguono lo stesso metodo: Centro Giovanni Gioia in Basilicata, Villa Miralago a Varese, Centro Madre Cabrini a Pontremoli, Centro Oasi a Jesi, Villa Casamora a Grosseto.
I servizi dell’Usl 1 dedicati a queste patologie dal 2007 sono divenuti Centri Pilota del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio e sono sede del Numero Verde Nazionale SOS Disturbi del comportamento alimentare (800180969), che ha visto negli ultimi anni prima raddoppiare e poi triplicare le segnalazioni.
Nel 2012, a seguito della visita ufficiale del Presidente della Repubblica di Malta George Abela, grazie ad un accordo tra i Ministeri, è sorta una struttura per DCA e Obesità a Malta sul modello del Centro di Todi e Città della Pieve, all’avanguardia in Europa. Molto importante anche l’attività di ricerca in collaborazione con le principali università italiane, tra le quali Perugia, Campus Biomedico, San Raffaele, Tor Vergata, La Sapienza.
I DCA di Todi, Città della Pieve e Umbertide sono punti di riferimento anche per imparare: ogni anno i centri accolgono 200 tra stagisti e tirocinanti, provenienti da tutta Italia e dall’estero, che passano dei periodi da un mese ad un anno per apprendere le modalità di lavoro.
Migliaia di persone hanno vissuto l’esperienza di una modalità di cura che prende in carico non solo la malattia ma l’intera persona e la sua famiglia. Centinaia gli articoli scientifici e pubblicazioni sul tema prodotti dai centri umbri.
Affianco a tutto questo è arrivato ormai alla sua tredicesima edizione il Master sulle Buone pratiche di cura, che si svolge annualmente a Todi e ha coinvolto circa 800 operatori italiani di tutte le discipline.
Particolare rilievo è stato dato al lavoro con le famiglie, che sono state incluse nel trattamento con l’aiuto dell’Associazione Mifidodite, che supporta i familiari quasi sempre fortemente traumatizzati dall’esperienza.
Da anni, a loro favore, vengono organizzati incontri settimanali e, due volte l’anno, dei seminari residenziali presso il Monastero di Montesanto, a Todi, accogliendo centinaia di genitori da tutta Italia.
Motore di questo percorso virtuoso che da oltre venti anni vede Todi positivamente protagonista la dottoressa Laura Dalla Ragione, fondatrice di Palazzo Francisci, a lungo direttore della Rete Disturbi Comportamento Alimentare Usl 1 dell’Umbria ed autrice di numerosi libri sull’argomento. Tra questi: Social fame: adolescenza, social media e disturbi alimentari (2023), L’anima ha bisogno di un luogo (2016, con Simonetta Marucci), Prigionieri del cibo: riconoscere il disturbo da alimentazione incontrollata (2016, con Simone Pampanelli), Giganti d’argilla: i disturbi alimentari maschili (2009, con Marta Scoppetta), Cuori invisibili: obesità e disturbo da alimentazione incontrollata in età evolutiva(2020, con Simone Pampanelli), La casa delle bambine che non mangiano: identità e disturbi del comportamento alimentare, Il cuscino viola: dal corpo nemico al corpo consapevole (2010, con Paola Bianchini), Le mani in pasta: riconoscere e curare il disturbo dell’alimentazione in infanzia e prima adolescenza (2018, con Paola Antonelli).
Una realtà d’eccellenza nazionale e internazionale, dunque, che a Todi si avvale del sostegno di Etab La Consolazione e dell’apprezzamento delle istituzioni e della comunità locale, che si stringerà intorno al DCA di Palazzo Francisci e delle strutture collegate il prossimo 1 e 2 giugno con l’organizzazione del Festival AMATI in occasione della Giornata Mondiale d’azione sui Disturbi dell’Alimentazione.
Perché per affrontare questa vera e propria emergenza è necessario mettere in atto iniziative di informazione e prevenzione in grado di modificare gli stili di vita a partire dall’età infantile e adolescenziale.