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E' la migliore performance a livello regionale, dietro solo la Valnerina, con 25 mila camere vendute (+51,3%): i dati superiori anche a quelli del 2019 del 34%; crescita esponenziale degli stranieri (+354,7%)
turisti a todi
Dati particolarmente eccellenti per il territorio di Todi quelli sui flussi turistici registrati al 31 marzo 2024.
Le statistiche, diffuse dalla Regione Umbria sulla base delle effettive presenze registrate anche ai fini fiscali dalle strutture ricettive, vedono nei primi tre mesi dell’anno una crescita degli arrivi del 58,4% e delle presenze del 51,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Gli arrivi corrispondono al numero dei clienti ospitati negli esercizi, mentre le presenze equivalgono al numero delle notti trascorse.
L’ottimo risultato avviene in un quadro regionale ugualmente positivo che ha visto nello stesso periodo un aumento medio del 19,4% negli arrivi e del 18,8% nelle presenze e con il comprensorio di Todi che si mette in evidenza per la miglior performance, alle spalle della sola Valnerina e davanti a tutte le altre dieci aree turistiche.

I dati per Todi si rivelano positivi anche in raffronto alla spesso richiamata annualità 2019, l’ultima prima della pandemia, con un aumento delle presenze del 34,1%. Si tratta di un andamento che si allinea a quello medio registrato dall’intera regione (+32,3%).

Tornando al 2024, le strutture alberghiere ed extralberghiere del Tuderte sono state vendute nel primo trimestre 25 mila camere, con una crescita importante in tutti i comparti e sia sul fronte dei turisti italiani che stranieri, cresciuti rispetto al 2023 negli arrivi addirittura del 354,7% negli arrivi e del 109,7% nelle presenze.

Soddisfazione viene espressa dall’Amministrazione Ruggiano alla luce di una ricaduta molto positiva delle iniziative di promozione e valorizzazione messe in atto negli ultimi due anni in primis dalla Regione ma anche a livello comunale, sia con azioni mirate di comunicazione che nella qualificazione del cartellone degli eventi nel primo trimestre dell’anno, da sempre il periodo turisticamente meno favorevole”.

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