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Il consiglio comunale del 16 maggio ha certificato l’asservimento del Presidente del Consiglio Comunale alla Giunta.
E’ accaduto l’incredibile: pur di non convocare il Consiglio Grande chiesto dalle forze di opposizione sul tema del futuro dell’Ospedale della MVT, il Presidente del Consiglio ha portato la mozione in un Consiglio ordinario, tentando di farla discutere assieme ad un’altra mozione presentata, a distanza di due mesi, dalle forze della maggioranza e abbondantemente copiata, quanto al dispositivo, dalla prima.

Ne è conseguita un’ora abbondante di discussione sull’ordine dei lavori, dove le forze di opposizione hanno rimarcato come l’aver portato la mozione in Consiglio ordinario ha comportato di fatto la bocciatura del Consiglio Grande, contro le disposizioni date dal Ministero dell’Interno, che in un recente parere chiesto sul punto dalla Prefettura di Perugia, avevano indicato la competenza, in argomento, dello stesso Consiglio e non del Presidente.

Nel merito la maggioranza ha bocciato la mozione dell’opposizione nella quale si chiedeva al Comune di attivarsi per rappresentare la necessità di portare l’Ospedale di Pantalla a livello di DEA I, anche nella prospettiva della futura riforma dei Distretti Sanitari e di una effettiva integrazione Hub e Spoke con l’Azienda Ospedaliera di Perugia.

Stessa sorte per le ulteriori richieste di portare l’Ospedale della MVT sotto la gestione economico-finanziaria e sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. Il paradosso è che quest’ultima richiesta è stata letteralmente copiata dalla maggioranza ed inserita nella mozione presentata da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Todi Tricolore.

Risultato: la maggioranza ha bocciato la mozione dell’opposizione per poi approvare la propria mozione, sostanzialmente, quanto al dispositivo, copiata da quella dell’opposizione, salvo la proposta di trasformazione dell’Ospedale della MVT in DEA I.

A nulla è valso il tentativo di trovare un testo congiunto, ipotesi condivisa da alcuni consiglieri di Fratelli d’Italia, ma che è stata bocciata con il voto determinate del Sindaco e del Presidente del Consiglio, che si sono astenuti e la votazione è terminata con 6 voti positivi, 6 contro e 2 astenuti).

Proprio tale astensione ha certificato la natura tutta politica della posizione della maggioranza e della Giunta, il cui unico obiettivo, nei fatti, era quello di silenziare o depotenziare la mozione presentata dalle forze di opposizione.

L’unico aspetto positivo è che nella foga i consiglieri di maggioranza e il Sindaco non si sono resi conto che approvando la richiesta di “affidamento della gestione economico-finanziaria e sanitaria” dell’Ospedale della MVT all’Azienda Ospedaliera di Perugia, hanno di fatto scavalcato la posizione e l’operato della Regione, ferma ad una ipotesi di integrazione funzionale. 

Forse, nel copia ed incolla dalla mozione della opposizione, i consiglieri proponenti non si sono resi conto del contenuto, che così come formulato prevede di sottrarre l’Ospedale di Pantalla alla gestione della AUSL 1 per affidarlo all’Azienda Ospedaliera.

Posizione, questa, auspicata dai Comitati e dalle forze di opposizione, che a questo punto costringerà la Giunta a dare qualche spiegazione all’Assessore regionale alla Sanità, alla Dirigenza della AUSL 1 e, non ultimo, al Sindaco di Marsciano (Lega), che negli scorsi mesi ha bocciato la identica mozione proposta dalle forze di opposizione.
Purtroppo, la sensazione è che, in effetti, non si tratti di un passo in avanti, ma di mera inconsapevolezza. 

Non paghi di questo pasticcio, l’apoteosi si è raggiunta nella discussione del secondo punto all’Ordine del Giorno, dove i consiglieri di opposizione chiedevano che la Giunta chiarisse la vicenda della realizzazione del parcheggio del Cimitero di Casemasce, eseguito dal reparto manutenzioni senza delibere o atti autorizzativi e su terra di privati.

Alla richiesta di chiarimenti, in particolare, sul versante politico, ossia sulla pozione del consigliere delegato alle manutenzioni Andrea Nulli, nel silenzio dell’interessato e dei consiglieri di maggioranza, ha risposto solo il Sindaco, il quale non ha trovato altra argomentazione se non quella di stigmatizzare la condotta dei firmatari, per avere richiesto l’intervento della Carabinieri Forestali e delle altre autorità preposte.

Si è giunti quindi al paradosso che secondo il Sindaco chi denuncia un possibile abuso o un’opera illegittima è più colpevole di chi la compie. Un sostanziale invito alla omertà ed alla illegalità? 

Di certo un esempio non edificante di sottomissione del principio di legalità alle esigenze di tenuta politica della Giunta, che di fatto si regge sul voto del consigliere Nulli, la cui posizione ieri sera è stata blindata dal Sindaco, analogamente a quanto accaduto nel 2023 per il Vice Sindaco Ranchicchio, fatto che portò alla mozione di sfiducia ed alla fuoriuscita dalla maggioranza di Per Todi e di un consigliere di Forza Italia.
Si profila quindi una nuova mozione di sfiducia; il dubbio è se questa volta quello che resta della maggioranza reggerà e farà quadrato o perderà altri pezzi.

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