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Lo scultore italo-americano è l'ospite della quarta edizione del Festival delle Arti: dal 24 agosto al 27 ottobre, in città una sua installazione e una mostra
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Dal 24 agosto al 27 ottobre 2024, Todi rende omaggio a Mark di Suvero, tra i più importanti scultori viventi legati alla generazione dell’espressionismo astratto e punto di riferimento per l’arte ambientale e pubblica a livello internazionale.
L’iniziativa, curata da Marco Tonelli, promossa dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, in collaborazione con il Comune di Todi, si tiene nell’ambito della quarta edizione del Festival delle Arti e propone una personale dell’artista statunitense di origini italiane, la prima in Italia dopo il 1995, diffusa nel centro della cittadina umbra.

Il percorso espositivo si apre idealmente da piazza del Popolo che accoglie la grande scultura Neruda’s Gate (2005), dedicata al poeta cileno, deceduto pochi giorni dopo il colpo di stato di Augusto Pinochet dell’11 settembre 1973.
Si tratta di un enorme portale, alto circa 8 metri, verniciato di rosso, colore tipico di molte delle sculture in acciaio dell’artista americano.

L’opera, che al termine della mostra rimarrà a Todi con un contratto di comodato d’uso,è uno dei vari omaggi a personaggi famosi che di Suvero ha realizzato nel corso della sua lunga carriera, come a scienziati e matematici quali Galileo, Keplero o Lobotchevsky, compositori quali Schubert, Scarlatti o Mozart o ad altri poeti come Baudelaire, Rilke, Marianna Moore, Gerard Manley Hopkins o Yeats.

La mostra, dal titolo Spacetime, per sottolineare il suo interesse verso i concetti di materia e antimateria, relatività, spazio a quattro dimensioni, gravità e fisica quantistica, proseguirà all’interno della Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo dove, fino al 6 ottobre 2024, vengono presentati alcuni dipinti di grandi dimensioni, provenienti dalla sua collezione personale e dal suo studio a New York, realizzati in acrilico e pittura fosforescente, tra 2014 e 2022. Tali dipinti esprimono il senso ludico e partecipativo – il pubblico può illuminarli con delle piccole torce facendo apparire colori inattesi – che la poetica di Mark di Suvero ha sviluppato fin dagli anni ’60, oltre che manifestare il significato di “drawing in space” che la storica dell’arte Rosalind Krauss ha dato a tanta scultura in ferro prodotta nel XX secolo.

“La scelta di Mark di Suvero – afferma Marco Tonelli – come artista e testimonial del Festival delle Arti di Todi, è motivata non solo dall’importanza che ricopre lo scultore nella storia dell’arte moderna e contemporanea e in particolare per la scultura cosiddetta “tardoindustriale” (di cui è praticamente l’ultimo esponente), ma anche da un legame di continuità con l’opera della scultrice americana Beverly Pepper, che aveva scelto Todi e l’Italia come sua seconda patria e luogo di vita e lavoro.
Beverly Pepper, infatti, a partire da una intervista rilasciata nel 1998 a Heidi Landecker, non ha mai nascosto la sua ammirazione per Mark di Suvero, da lei inserito in un pantheon ideale a fianco di scultori come Brancusi, David Smith e Richard Serra”.

La rassegna sottolinea il legame che si era instaurato tra Beverly Pepper e Mark di Suvero; i due esposero insieme in numerose collettive, tra il 1968 ed il 1995, allestite in musei pubblici statunitensi (tra cui l’Albright Knox Art Gallery di Buffalo e il William College Museum of Art di Williamstown), in prestigiose gallerie private (come John Weber Gallery o John Berggruen Gallery) o in spazi pubblici dedicati alla scultura come il Socrates Sculpture Park di Long Island a New York.
Senza dimenticare la loro presenza congiunta in importanti collezioni di scultura come quella dell’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington o dello Storm King Art Center presso New York. Nel 1995, le opere di Pepper e di Suvero furono esposte, fianco a fianco, lungo la Riva degli Schiavoni sul Canal Grande di Venezia in occasione della Biennale del Centenario.

Durante il periodo di apertura dell’esposizione si terranno una serie di iniziative collaterali gratuite (solo su prenotazione, T.339.1184278), come Spacetime tour, visite guidate ai luoghi della mostra, I love Contemporary Art, trekking urbani sull’artecontemporanea a Todi, Kids Art Day, attività laboratoriali per bambini dai 4 ai 10 anni e famiglie sull’arte contemporanea con un educatore d’infanzia specializzato.

 

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