Condividi su facebook
Condividi su twitter
Sarà il Teatro Comunale di Todi ad ospitare sabato 25 maggio, alle ore 21:00, il nuovo spettacolo della Compagnia dell'Oratorio, commedia dialettale in quattro atti
commedia

Messeri et messere, io son Pipin lo giocoliere, io vi narro, non spero invano, del meschin … “. Non possiamo svelarvi tutto della commedia che andrà in scena sabato 25 maggio al Teatro Comunale di Todi ma giusto qualche piccolo accenno.
Con il giovane talentuoso Samuele Befani, abbiamo pensato di proporre una commedia “storica” che riguarda la città e il “contado” naturalmente in chiave umoristica, per trascorrere una serata in gioiosa allegria.

La commedia è realizzata da giovani attori delle scuole superiori e universitari. Ed è stata concepita per essere rappresentata da molti personaggi. Non è stato facile fare le prove con oltre 20 “attori” tra parti principali e ruoli un po’ più defilati.
Abbiamo avuto la “fortuna “ di aver incontrato il regista Claudio Paternò che realizza questo spettacolo con l’Oratorio Jacopone da Todi nell’ambito del progetto “Ogni Centro è al Centro del Mondo” sostenuto dalla Fondazione Perugia.

Così pur con qualche inevitabile difficoltà siamo giunti al debutto di sabato 25 maggio al prestigioso Teatro Comunale di Todi, per il quale va ringraziata l’Amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata nei confronti della compagnia dell’Oratorio.

Fare teatro è un’opera educativa molto importante, coinvolgere i giovani è ancora più rilevante. Poi c’è anche il fatto che rischiamo di essere troppo massificati a guardare altri che ci propongono i loro “spettacoli” e noi sdraiati sul divano assorbiamo passivamente.
Papa Francesco così si è rivolto ai giovani nella sua visita a a Venezia il 28 aprile: ” … alzarsi per stare in piedi di fronte alla vita, non seduti sul divano. Avete pensato, immaginato, cos’è un giovane per tutta la vita seduto sul divano?…”.
Il teatro aiuta ad essere creativi a vincere la timidezza a buttarsi è una grande palestra di vita.

Ritornando alla “Spada nella lozza” subito ci viene in mente la spada nella roccia, scordatevelo! È tutta un’altra cosa abbiamo in comune solo la spada e non dico di più. Gli atti sono quattro, non vi spaventate non sono lunghi lo spettacolo è molto dinamico.
La nostra commedia è un tuffo ironico nella Todi del 1201, con uno sguardo sul presente perché Todi è la città che amiamo e vogliamo dare anche noi un nostro piccolo contributo.
Come diceva San Giovanni Bosco: “l’educazione è cosa del cuore”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter