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Solo qualche giorno fa, la pagina ufficiale del Comune di Todi, annunciava pomposamente le iniziative per la celebrazione del 25 Aprile, specificando testualmente: “La ricorrenza del 25 Aprile si caratterizzerà per un programma di iniziative frutto della collaborazione tra il Comune di Todi, la Sezione ANPI Carlo Barbieri ed altri soggetti quali Libera Umbria Presidio di Acquasparta, SPI CGL Media Valle del Tevere, Associazione Franca Viola – CDT, UISP Gruppo Sportivo Due santi, Libreria Ubik Todi”.

È singolare come questa Amministrazione, maestra indiscussa di trasformismo, abbia ribaltato completamente il senso di questa giornata, una giornata annoverata tra le feste nazionali dallo Stato Italiano e come tale, con precise responsabilità organizzative.

Fino a due anni fa, solo l’Amministrazione Comunale, fungeva  da organizzatore dell’evento e  tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nonché l’ANPI in quanto Associazione riconosciuta e finanziata come le altre dal Ministero Difesa, venivano invitate a partecipare alla cerimonia, oltre alle varie Autorità ed alla cittadinanza.

Quest’anno invece, si è voluto dare una connotazione oltremodo politica (a sinistra), tant’è che l’ANPI risulta forza motrice dell’organizzazione della giornata (vds articolo de IL TAMTAM) con la collaborazione del Comune di Todi e di altre organizzazioni di sinistra che nulla avrebbero a fare con la responsabilità dell’evento, snaturando di fatto il vero significato della giornata.

Se così non fosse, l’amico Ruggiano, avrebbe coinvolto nell’organizzazione anche e soprattutto tutte le altre associazioni Combattentistiche e d’Arma che rappresentano a pieno titolo quell’Esercito Italiano che (forse lui lo ha dimenticato, o peggio, non ha mai saputo) ha schierato nel periodo 1943-1945 un totale di circa 254.000 uomini, perdendone tra morti e dispersi oltre 85.000 in combattimento contro le forze germaniche.

Noi riteniamo che il sacrificio di questi uomini meriti lo stesso rispetto che viene giustamente dimostrato ai partigiani caduti in combattimento contro le forze di occupazione.

Ci sentiamo obbligati ad interrogarci sulle reali motivazioni che hanno determinato questa inspiegabile inversione di rotta del Sindaco, e la risposta la troviamo nelle prossime consultazioni amministrative regionali.

Non è più un segreto ormai, che il nostro primo cittadino, si appresta a dirigere la “prua della sua giocosa macchina organizzativa” verso il capoluogo Umbro, alla ricerca di un agognato posto al sole.

Sia chiaro, non per vile denaro come sempre sottolinea il buon Ruggiano, ma per encomiabile spirito di sacrificio allo scopo di portare un po’ di luce con la sua sapiente esperienza amministrativa al servizio della comunità umbra.

Conoscendo le capacità camaleontiche del soggetto, è fin troppo chiaro che questa manovra di “maquillage politico” allo scopo di presentarsi alla platea elettorale umbra come moderato tra i moderati, come democratico dal più profondo dell’animo, è finalizzata esclusivamente ad intercettare qualche elettore moderato di sinistra ancora non proprio deciso sul da farsi, un trasformismo politico, tipico di chi segue il motto “il popolo non si serve, del popolo ci si serve”.

Se avesse veramente voluto dimostrare la sua moderazione politica ed il suo spirito democratico, lo avrebbe fatto in occasioni ben più importanti per la vita ed il benessere dei propri cittadini.

Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che solo qualche mese fa il buon Sindaco, tra un “che Dio vi benedica” e l’altro, ha “NEGATO” la possibilità di un confronto aperto con la città su due temi di fondamentale importanza per la nostra comunità, come il depotenziamento dell’ospedale di Pantalla e la costruzione del termovalorizzatore regionale, bollando tali iniziative come antidemocratiche!

In ultimo, l’avvocato Ruggiano dovrebbe preoccuparsi di  spiegare ai tuderti e non solo, come mai in questa maggioranza possa ancora  governare con una Forza politica come “Todi Tricolore” (leggasi Casa Pound) che proprio il giorno del 25 Aprile, per bocca del suo leader nonché Consigliere Comunale di maggioranza dichiarava testualmente: “il mio pensiero, come ogni anno va esclusivamente alle vittime del rogo del Vignola…. Per il resto, è un giorno e una festa che non mi rappresentano….. Oggi c’è poco da festeggiare”.

Riteniamo queste parole ignobili e vergognose aggravate dal fatto che sono state pronunciate da un  personaggio delle istituzioni, al quale vogliamo ricordare che i morti si onorano tutti a prescindere e che tra quei morti che lui non considera proprio, ci sono anche più di 85.000 caduti con l’uniforme del costituendo Esercito Italiano, di cui la quasi totalità era rappresentata non da agguerriti volontari  comunisti, ma da coscritti che sicuramente avrebbero preferito starsene a casa al sicuro, piuttosto che lasciare la vita o parti del proprio corpo sulle pendici del Monte Lungo piuttosto che in altre zone della Linea Gotica!

Ad aggravare la cosa, il commento  di un Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia che plaude al post del Consigliere di Todi Tricolore con un “Bravo Andrea…. Tanto rispetto per la tua coerenza”.

In toscana direbbero: “Sono come i galantuomini di Pisa che di giorno litigano e la notte fanno affari insieme”.
Avanti così, “la vita è bella Todi”….almeno finché dura!

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