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La questione riguarda i fondi per i servizi sociali non distribuiti da parte del Comune di Marsciano, quale Comune capofila, agli altri Comuni della Zona Sociale
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Dopo l’intervento del 2 aprile scorso del Consigliere Comunale di Civici Per Todi, Fabio Catterini, pubblicato anche sul nostro giornale, il Comune di Todi il 4 aprile ha deciso con una Delibera di Giunta di ricorrere al Tar per ottenere dal Comune di Marsciano la quota di spettanza dei fondi della Zona Sociale 4, che non sono stati né impegnati, né spesi.

La questione era stata sollevata dai Revisori dei Conti ad inizio 2021, con una quota di fondi non distribuiti ai Comuni della zona sociale, che al 31/12/2022 ammontava complessivamente a 1.146.720,47 euro.

Già ad ottobre del 2021 il Comune di Todi aveva incaricato un legale di valutare la situazione e, secondo quanto scritto della delibera di Giunta, lo stesso legale, avvocato Michele Bromuri, successivamente aveva rimesso parere “a mezzo posta elettronica il 7 febbraio 2024 prot. n. 7735/2024, con cui viene evidenziata la tipologia di azione giudiziaria da porre in essere ai fini del recupero delle somme di cui trattasi ed affrontata in maniera analitica la problematica relativa all’intera vicenda”.

Nella delibera del 4 aprile, la Giunta stabilisce di “ATTIVARE un giudizio, innanzi al TAR Umbria, volto all’accertamento dell’inadempimento da parte del Comune di Marsciano, in qualità di capofila, agli obblighi negoziali nascenti dalla Convenzione per la Gestione associata dei sevizi socio-assistenziali della Zona Sociale n. 4 ed alla conseguente condanna alla corresponsione delle somme in questione”.

Stabilisce altresì di nominare legale per il giudizio l’avvocato Bromuri, che dovrà anche “esprimere parere in ordine alle criticità della Convenzione di cui trattasi”, dichiarando inoltre il presente atto, all’unanimità di voti, immediatamente eseguibile. Secondo la relazione del Responsabile del Settore Demografico, Socio Scolastico prot. n. 10388 del 3/04/’24 l’importo massimo presunto da recuperare è pari ad euro 350.000.

“Sino a quando il “buco” della Zona Sociale 4 non è stato reso di pubblico dominio, ossia denunciato – scrive il Consigliere Fabio Catterini, che aveva fatto esplodere il caso il 2 aprile scorso – la questione è stata trattata in gran segreto: lettere, contro lettere, incontri, ma mai una presa di posizione pubblica, un resoconto e, soprattutto, nessun risultato”.

“A fronte di tale gravissima situazione – prosegue Catterini – considerato che questi fondi sono il pilastro su cui si basano i servizi sociali, ossia tutti i servizi destinati alle fasce più deboli, la nota denunciava l’immobilismo del Comune di Todi, al quale la situazione era ben chiara, in quanto rilevata dai Revisori dei Conti sin dal 2021.

Ebbene, con tempismo strabiliante, il 4 aprile, ossia a distanza di due giorni dalla nota, il Comune di Todi, improvvisamente, con la Delibera di Giunta n.104, affida ad un legale il compito di ricorrere al Tar dell’Umbria contro il Comune di Marsciano, per accertare l’inadempimento degli obblighi ricadenti su detto Comune quale capofila della zona Sociale 4, con conseguente richiesta di risarcimento danni. Risulta quindi confermata, ove ve ne fosse stato bisogno, la situazione di assoluta gravità denunciata da Civici Per Todi”.

“Rimane sullo sfondo l’inerzia della Regione Umbria – conclude Catterini – in teoria controllore della gestione dei fondi, in pratica spettatore passivo. A questo punto è la Regione che deve intervenire, che deve controllare tutte le somme erogate, deve verificare i rendiconti trasmessi, quantificare le somme che devono essere distribuite o, peggio, restituite. Per quanto ci riguarda, chiediamo e pretendiamo chiarezza”.

In prospettiva, c’è da vedere come si comporteranno adesso gli altri Comuni della Zona Sociale 4 che sono stati danneggiati dalla mancata erogazione delle somme e se decideranno, come ha fatto il Comune di Todi, di procedere anche loro con il ricorso al TAR per il recupero delle somme.

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